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Gomme MTB: l'importanza dei tasselli di transizione

Quante volte sarà capitato di provare una nuova gomma e non trovare la giusta armonia nelle fasi più critiche della guida?
A volte le gomme vanno capite, e il loro linguaggio è quello dei tasselli. La loro lettura non è sempre immediata e nemmeno univoca. Sono tanti gli aspetti che si potrebbero approfondire: ne mettiamo sotto la lente uno in particolare: quello dei tasselli di transizione.
Il disegno della gomma è composto da tre sezioni: centrale, laterale e, appunto, di transizione.
La sezione centrale si occupa fondamentalmente di trazione in salita e di tenuta in frenata durante la discesa. 
La sezione laterale è impiegata solo quando la bici lavora in piega, ovvero quando la guida diviene più aggressiva.

Tra queste due si pone la sezione intermedia, dove entrano in gioco i tasselli di transizione.
In genere questa sezione presenta tasselli di dimensioni ridotte o in alcuni casi è addirittura priva di essi. Il loro compito è quello di rendere progressivo il passaggio dal battistrada all'appoggio laterale: questo consente di evitare pericolosi strappi o perdite improvvise di aderenza. Servono quindi per dare una continuità anche nei passaggi più bruschi e nervosi: molto importanti sono anche gli intagli che servono a deformare il tassello e renderlo più aderente(vedi articolo su questo argomento).







Ma perché in alcuni modelli non sono presenti, o sembrano non esserci? In realtà in alcuni casi vi è una sorta di escamotage che consiste nell'allungare i tasselli centrali fino a farli diventare tasselli di transizione incorporati nel battistrada.  







Vi sono però anche modelli in cui tra la sezione laterale e quella centrale corre un canale. Si tratta di una soluzione adottata per aderire sulle contropendenze e per piegare su terreni compatti: quel canale diventa una sorta di binario su cui la gomma scorre trasversale. Un esempio il Maxxis Minion DHF.

Maxxis Minion DHF proprietà






Tutto questo a cosa ci può servire? Innanzitutto che la gomma perfetta non esiste e da una gomma ci dobbiamo aspettare ciò per cui è stata predisposta. Capita spesso di avere delle ottime gomme e magari non intuirne tutto il loro potenziale. Succede anche di registrare comportamenti nervosi della bici su un certo tipo di terreno e perfetta stabilità su altri. In molti casi la risposta è nei tasselli di transizione e nelle svariate soluzioni in cui vengono proposti. 
Non dimentichiamo infine il fattore usura: a volte quando una gomma è troppo consumata sono proprio i tasselli di transizione a salvarci: ma questo significa anche che dobbiamo passare presto dal rivenditore.








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