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Sindrome del Piriforme: la bestia nera del ciclista

Ogni attività fisica, eseguita in modo ripetitivo ed intenso, ha la sua bestia nera: per gli amanti del pedale il suo nome è sindrome del piriforme. Si tratta di una infiammazione neuromuscolare localizzata nella regione dei glutei; riguarda il muscolo piriforme ed il nervo sciatico.

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L'origine di questo disturbo risiede in quello che potremmo definire il paradosso motorio della bici, ovvero ci si muove stando seduti. Questa sorta di controsenso si traduce in una reazione infiammatoria dovuta all' innaturale postura.
Entriamo meglio nel dettaglio per capire, oltre alla dinamica, anche le possibili soluzioni.
Il piriforme è un muscolo conico (come suggerisce l'etimo stesso pirum a forma di pera) legato all'osso sacro e si estende fino alla regione dell' anca. E' un muscolo stabilizzatore, ossia permette al nostro corpo di muoversi con la dovuta stabilità. In pratica permette il coordinamento tra arti inferiori ed il tronco.




Cosa provoca l'infiammazione ? Come anticipato la posizione in sella è una delle principali responsabili dell'infiammazione, e qui entra in gioco la contiguità del muscolo con il nervo sciatico. Quest'ultimo viene compresso dalla massa del piriforme. Ovviamente questa azione schiacciante aumenta con  l'intensificarsi e l'allungarsi nel tempo dell' attività fisica.
Oltre a questo, l'insorgenza può derivare dalla scorretta postura in sella: molti pensano che pedalare sia solo uno sforzo delle gambe, in realtà questo movimento riguarda tutto il corpo ed in particolare i dorsali. 




I sintomi non sempre sono chiari e distinguibili: spesso compare sottoforma di formicolio, altre volte si manifesta con sintomi paragonabili a quelli di una sciatalgia o tendinite. Inoltre la regione in cui si manifesta il dolore è abbasta indefinita e complessa, e va dai glutei alla parte superiore della coscia. 




Cosa fare ? In primis prevenire evitando il sovraffaticamento e facendo attenzione alla postura mantenendo la schiena dritta e protesa in avanti per impostare al meglio il lavoro delle articolazioni.
Scegliere una sella comoda, magari con il gel anatomico. 
Lo stretching è sicuramente la miglior forma di prevenzione ma anche di cura: una mezz'ora al giorno è più che sufficiente.
Infine evitare di stare troppo tempo seduti e dedicare una mezz'ora  alla passeggiata o ad un po' di corsa a piedi: lo abbiamo detto all'inizio, l'andare in bici comporta un movimento innaturale, pertanto nulla di meglio della forma più naturale di moto che abbiamo a disposizione.

 




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