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Galzignano: quartetto di discese nella capitale euganea dell'enduro

Negli ultimi anni Galzignano è diventata un vero e proprio fenomeno di massa della MTB e dell'enduro in particolare. Si contano a centinaia i passaggi di ruote grasse su questi colli che per quanto modesti in elevazione offrono percorsi di rispettabilissimo livello tecnico e soprattutto un terreno drenante percorribile tutto l'anno.


Colli Euganei MTB


Non è la prima volta che ci rechiamo sulle colline del Petrarca, un percorso simile lo aveva già riportato in un altro articolo
In questo itinerario abbiamo inserito qualche novità e soprattutto selezionato i percorsi che non temono la pioggia: 

Croce Tecnica
Secret
Blu Line 
Rave

Trovare parcheggio a Galzignano non è difficile: presso le scuole (c'è anche il bike wash) o in centro presso la chiesa. 
Inizio con la Croce Tecnica che si presenta come antipasto: direzione nord con la chiesa che rimane a destra sulla collinetta. Si gira poco dopo il tornantone della SP 25 in via S. Momoli. In un altalenare di strade sterrate ed asfaltate a tratti con forti pendenze superiamo il Rifugio Monte Rua (noto per essere il più basso rifugio CAI). Nel giro di 4,5 km tra tornanti panoramici che danno su Padova, giungiamo alla vistosa croce in cemento all'altezza di una curva.



 
Al bivio iniziale tenere la sinistra: primo tratto guidato e divertente ma le emozioni sono tutte nel tratto finale dal sapore gravity





Incontriamo nuovamente la salita sterrata e la ripercorriamo continuando stavolta fino alle mura antiche del complesso dell' Eremo di Monte Rua che si estende su tutta la cima.
La discesa inizia in modo un po' sfumato tra alberi e spessi strati di foglie ma è un piacere da guidare. Alcuni rock garden incattiviscono un trail che si rivela imprevedibile e giocoso tra curve strette e rilanci.






Ritorno a Galzignano dopo 10 km e 500m di dislivello che reclamano una sosta rifocillante in paese.
Cambio di zona in direzione sud. Una salita comoda su asfalto porta in prossimità della cima di Monte Gallo. Imbocchiamo il sentiero che scende subito sulla sinistra dopo aver percorso un breve ma inclinato tratto della mulattiera che conduce ai ripetitori.
Inizia qui la Blu Line: stile bike park con qualche tratto più selvaggio nella parte centrale. Nel complesso un piacevole misto di passaggi veloci con sponde, e qualche piccolo salto per aumentare l'intensità.





Si sbuca a tutta velocità tra le favolose ville rinascimentali di Valsanzibio, molte delle quali in colpevole stato di abbandono. 




La risalita che porta in cima al Monte Orbieso è una piacevolissima immersione nella natura quasi incontaminata di questi boschi. La via crucis con le sue XIV stazioni accompagna per tre quarti dell'ascesa. Segue un tratto su fondo naturale molto ripido in certi punti (se infangato meglio seguire l'asfalto). La destinazione è il monastero o meglio i resti diroccati che resistono al tempo e ai Rave Party che qualcuno pensò di organizzarvi anni addietro. Se non altro è servito a dare il nome alla discesa che è appunto "Rave". 
Incredibilmente asciutta anche dopo giorni di abbondanti piogge si presenta come un percorso dal forte accento gravity che diventerà molto intenso nella variante finale che abbiamo scoperto quasi per caso.  





Anche qui predomina lo stile bike park ma non è mai banale e stimola una guida fluida, a tratti aggressiva e non manca qualche passaggio tecnico su roccia. Dopo la croce attenzione a non tirare dritto! Voltando nettamente a sinistra ci sono i fuochi d'artifico finali su un ripido elettrizzante.
Ultimi 3,5km comodamente in piano sulla ciclabile per Galzignano.


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