Coast Trail (TN) - Pista nera a picco sul Garda
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Nell'ampio ventaglio di itinerari enduro che costituiscono un richiamo per biker da tutto il mondo, il Coast Trail è quello che nel comprensorio gardesano rappresenta la miglior sintesi tra bellezza panoramica e divertimento di guida.
Può sembrare un percorso breve e semplice se si guardano solo i numeri, ma sul campo le sensazioni saranno diverse: salita abbastanza impegnativa anche se graduale e senza strappi, discesa decisamente temibile e massacrante con una serie infinita di passaggi tecnici di altissimo livello.
Il tratto più suggestivo è quello delle "lastre", particolari formazioni geologiche disposte trasversalmente anche sul sentiero e che richiedono particolari abilità per essere affrontate in sella.
Partenza da Nago, epicentro di numerosi itinerari del Garda Trentino che abbiamo già documentato.
Si affronta la classica risalita sulla strada che porta sulla dorsale del Baldo: la stessa che, proseguendo poco più su condurrebbe all'ingresso del sentiero della Val del Diaol. Spettacolari gli anfiteatri rocciosi che sovrastano la strada in questo primo tratto.
Al km 5 si incrocia Malga Zures, val la pena soffermarsi qualche minuto per osservare un luogo che fu teatro degli intensi scontri avvenuti nel primo anno della Grande Guerra.
Si continua per altri 4 km, sempre su asfalto e con scorci panoramici che si aprono sulle estremità del lago.
In prossimità di una casetta degli Alpini, (km 9 curva a gomito) inizia la lunga e divertentissima discesa: è un cambio brusco e dall'asfalto si passa alla viva roccia senza sfumature intermedie.
I primi 2,5km sono costituiti da un trail abbastanza largo nelle prime fasi ma che si stringe quando inizia a serpeggiare in uno stretto bosco. Il livello tecnico è costantemente alto, ma da qui in avanti tenderà ad acuirsi.
Inizia la fase dei tralicci: sulla destra appare un piccolo rudere eredità anche esso del '15 -'18.

Il sentiero scorre parallelo all' elettrodotto Terna (costruito negli anni 60) ad alta tensione. Un'alta tensione che si trasferisce metaforicamente nell'affrontare quei passaggi che ogni biker sogna di poter mettere nel proprio personale palmares. Da rilevare una certa esposizione: non eccessiva e non pericolosa, ma nemmeno da prendere alla leggera.
Quando tutto pare finito scorgendo la pullulante vita costiera, ecco che sorprendentemente arriva un finale estremamente impegnativo con passaggi al limite su rock garden, lastre e gradoni dove a malapena non si limano i denti della corona.
Dopo 14 km si può optare se tornare a Nago per direttissima con una breve risalita tra i campi di ulivi e scendendo per la stessa strada fatta all'andato (come in traccia), oppure scendere a Torbole e risalire su asfalto.
Il tratto più suggestivo è quello delle "lastre", particolari formazioni geologiche disposte trasversalmente anche sul sentiero e che richiedono particolari abilità per essere affrontate in sella.
Partenza da Nago, epicentro di numerosi itinerari del Garda Trentino che abbiamo già documentato.
Si affronta la classica risalita sulla strada che porta sulla dorsale del Baldo: la stessa che, proseguendo poco più su condurrebbe all'ingresso del sentiero della Val del Diaol. Spettacolari gli anfiteatri rocciosi che sovrastano la strada in questo primo tratto.
Al km 5 si incrocia Malga Zures, val la pena soffermarsi qualche minuto per osservare un luogo che fu teatro degli intensi scontri avvenuti nel primo anno della Grande Guerra.
In prossimità di una casetta degli Alpini, (km 9 curva a gomito) inizia la lunga e divertentissima discesa: è un cambio brusco e dall'asfalto si passa alla viva roccia senza sfumature intermedie.
I primi 2,5km sono costituiti da un trail abbastanza largo nelle prime fasi ma che si stringe quando inizia a serpeggiare in uno stretto bosco. Il livello tecnico è costantemente alto, ma da qui in avanti tenderà ad acuirsi.
Inizia la fase dei tralicci: sulla destra appare un piccolo rudere eredità anche esso del '15 -'18.
Il sentiero scorre parallelo all' elettrodotto Terna (costruito negli anni 60) ad alta tensione. Un'alta tensione che si trasferisce metaforicamente nell'affrontare quei passaggi che ogni biker sogna di poter mettere nel proprio personale palmares. Da rilevare una certa esposizione: non eccessiva e non pericolosa, ma nemmeno da prendere alla leggera.
Quando tutto pare finito scorgendo la pullulante vita costiera, ecco che sorprendentemente arriva un finale estremamente impegnativo con passaggi al limite su rock garden, lastre e gradoni dove a malapena non si limano i denti della corona.
Dopo 14 km si può optare se tornare a Nago per direttissima con una breve risalita tra i campi di ulivi e scendendo per la stessa strada fatta all'andato (come in traccia), oppure scendere a Torbole e risalire su asfalto.
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