Tris di discese romagnole a Galeata (FC)
Quanto sia vasta l'offerta enduristica della Romagna lo abbiamo documentato con diversi itinerari. Mancava ancora la zona di Galeata, dove abbiamo constatato con piacere un certo fermento da parte degli appassionati locali.
Ne è uscito un bel trittico di discese, ideale quando il sole non è troppo caldo, che porta i nomi di "San Zeno", "La Valle" e "Chiodo". Spettacolare l'ambientazione che sorge sulla sponda sinistra del fiume Bidente con le tipiche conformazioni di arenaria.
Una visita al paese con i suoi graziosi porticati è sinceramente raccomandata, se non altro per respirare le atmosfere sospese nel tempo di questa ridente cittadina angolo di Toscana annesso (nel lontano 1923) alla Romagna. Monumento centrale è il Palazzo del Podestà con la sua vistosa torre e gli stemmi araldici che emanano echi di un glorioso passato. Nella piccola piazza si può ammirare la chiesa neogotica di San Pietro e una favolosa pasticceria per le finalità più logistiche.
Partenza soft su asfalto, la direzione è quella che ci porta a scoprire l'Abbazia di Sant' Ellero (patrono della città). Architettura notevole, stile romanico, che fonde stili arcaici e moderni.
Terminato la visita inizia la parte hard di questa prima salita: ci aspettano pendenze più acute e fondo sterrato. Ci viene incontro la brevità del tragitto: 5 km in tutto e siamo già bardati per la discesa San Zeno. Come documentato nel video: una pioggia mattutina traditrice ci ha impedito di godercela appieno, trasformando il sentiero in un budello di fango; tuttavia l'impressione che si tratti di una discesa molto divertente è stata chiara e netta. Vi sono alcuni traversi a mezza costa con sentiero esposto e stretto: nulla di pericoloso se affrontato con la giusta prudenza. La fisionomia del sentiero è molto varia ma sempre in stile bike park con sponde, rilanci e curve strette. Un buon riscaldamento per le discese successive.
La discesa è molto divertente: tendenzialmente S2 con punte di S3 che scatenano l'adrenalina sui tipici gradoni della Romagna. Ciliegina sulla torta un paio di passaggi gravity non banali.
Si sbuca in località Pettola, un tipico agglomerato rurale con atmosfere novecentesche ed un bar/trattoria dove eventualmente soddisfare le richieste dello stomaco.
Segue una parte molto dura di ascesa con pendenze non sempre pedalabili ed un fondo scassato a peggiorare il già difficile quadro. Superato l'abitato dei Fondacci si ritorna come in un deja vu sulla stessa mulattiera. Stavolta, al bivio si prosegue a destra alla conquista del Monte Altaccio e delle sue creste fino a raggiungere, poco sopra gli 800 mslm, l'ingresso del "Chiodo trail": il più lungo ed il più bello del trittico... e ovviamente il più faticoso da raggiungere.
Primo tratto molto guidato con passaggi stretti, segue una parte molto più fisica con anche passaggi su gradoni e rock garden, finale di nuovo molto guidato ed un po' gravity.
La destinazione finale è ancora Pettola, da qui si ritorna rapidamente a Galeata con un tratto di ricongiungimento in asfalto.
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