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Camaiore (LU): doppio itinerario intorno al Monte Prana

Dalle acque del litorale marino di Camaiore, alle marmoree guglie delle Alpi Apuane: in questa cornice fatta di contrasti si svolgono  i due itinerari che hanno come epicentro il Monte Prana.



Si tratta di due percorsi piuttosto impegnativi. Il dislivello contenuto non deve trarre in inganno: la salita è lunga, ripida e di una lentezza quasi esasperante. Le discese sono molto divertenti, all'insegna del naturale con varietà di fondo che vanno dal roccioso al flow. L'ambientazione storico culturale presenta diverse curiosità, in particolare quelle atmosfere remote che si respirano attraversando i piccoli borghi e le case contadine.





Proponiamo due itinerari non molto diversi per difficoltà e lunghezza. La salita è quasi la stessa, differisce solo la prima parte: più lunga e pedalabile la prima, più breve ed intensa la seconda.

Partenza da Camaiore. Il piccolo centro storico a cui sia accede da un lungo ed antico viale merita una visita tra le suggestioni medioevali della Chiesa di Santa Maria Assunta, la fontana stile rinascimentale posta al centro del quadrato della piazza e le porte antiche della città.






Itinerario 1 

Montemagno - Foce del Termine - Casoli - Lombrici

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Dalla Sp1 in direzione Montemagno, una salutare deviazione sulla sinistra permette di arrivare in questa località su strada sterrata accorciando la distanza e soprattutto evitando lo smog.  

Si ritorna sulla provinciale ma solo per deviare in via Frascalino, strada comunale che conduce all'omonima e remota località che si raggiunge su mulattiera. Segue un ameno tratto su fondo naturale che porta direttamente alla frazione di Gombitelli: arroccata su un costone collinare, appare con tutto il suo fascino arcaico. E' un paese dalle radici antiche che ha conosciuto alti e bassi: oggi è prevalentemente un luogo di visita turistica ma vanta un passato manifattureriero legato alla produzione di chiodi ed insaccati.






La strada è ancora lunga, uscendo dal borgo si tiene l'asfaltata per un paio di km, per poi rimettere le ruote su sterrato all'altezza del Bar-Ristorante Lucese. La forestale sale ripidissima volteggiando intorno alla brulla cima del Monte Prana. Ora bisogna seguire le indicazioni per la Baita Paoli Barsi: quello che segue è un tratto in mangia e bevi con leggera prevalenza di discesa in single track. All'altezza della Baita si può tagliare dritto per dritto ma facendo quasi tutto a piedi, oppure girare intorno alla baita pedalando su pendenze ripide. Ma ormai è l'ultima vera fatica, la Focetta di San Vincenzo con la chiesa diroccata di Sant'Antonio segnano la fine della principale ascesa. 

Alpi Apuane
La cima del Monte Prana durante la seconda Guerra Mondiale venne trasformata in postazione dai tedeschi e da qui alcuni colpi furono sparati su Camaiore. La vetta venne espugnata da un commando di spedizione brasiliano il 26 settembre 1944
E' sormontata da una croce eretta nel 1968 in ricordo delle vittime di tutte le guerre
Non perderti la nostra raccolta di itinerari mtb nei luoghi della Linea Gotica

Chiesa diroccata di Sant'Antonio


Ora inizia una lunga ed impegnativa discesa con qualche risalita e sporadici passaggi da affrontare a piedi. Molto brutale la parte inziale con uno scassato che rende impegnativo il controllo del mezzo. Dalla metà in avanti il flow comincia a prevalere anche se i passaggi tecnici non mancano e certi tornanti su pietra sono al limite della fattibilità quando non impossibili o troppo rischiosi.


Lo scenario diventa favoloso quando si entra nella forra scavata dal Fosso delle Fontanelle: impressionanti giochi di cascate del ruscello. Attenzione ai tratti esposti: non pericolosi non lunghi ma potrebbero infastidire chi soffre di vertigini.

Si arriva nel piccolo borgo rurale di Casoli in prossimità di un impianto idraulico. Rimane un ultima discesa: un bel sentiero, molto sinuoso e divertente da guidare con un fondo ghiaioso. Si finisce a Lombrici e da qui velocemente si sbuca tra le case di Camaiore tra stradine.

Itinerario 2

Nocchi - Lecci - Falcioli 



Stessa salita tranne nella parte iniziale deviando nel pittoresco borgo di Nocchi: strada più breve ma molto ripida con alternanza di fondo naturale e cemento.

La discesa inizia qualche centinaio di metri prima rispetto alla precedente. Ci si trova davanti ad un trivio alla Focetta di San Vincenzo: seguiamo il single track a sinistra che cinge il Monte Prana in falsopiano (sentiero 104). 




Il sentiero vero e proprio arriva dopo una serie di intervalli tra mulattiere e strade contadine: è un bel single track interrotto da qualche risalita nella prima parte. Richiede buone capacità di guida nei passaggi stretti ed una certa fisicità, una volta presa l'andatura giusta diventerà inebriane, soprattutto nell'inanellare sequenze di passaggi su tornanti stretti. 

Finale in località Salapreti da qui si torna a Camaiore su asfalto e sterrato per completare l'anello. 

    

Scarica la traccia 1 e la traccia 2

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