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Situazione Gravity in val di Cembra (TN): le ripide di Sevignano

E' sempre una piacevole sorpresa quando si trovano nuove località dedicate alle ruote grasse. In un anfratto della Val di Cembra all'altezza di Sevignano sulle sponde del torrente Avisio (tributario dell'Adige) a mezz'ora circa dal capoluogo trentino, ha preso forma una imponente trail area grazie ad un gruppo di appassionati locali molto operoso. 



Prodotti utilizzati

Un lavoro che ha anche un significato simbolico di rinascita della montagna dopo i devastanti (ed ancora evidenti) effetti della tempesta Vaia

A dominare lo scenario dove scorrono i percorsi è il Monte Ceramonte, un rilievo che sfonda di poco la soglia dei 1.500 m di altitudine e dal quale si possono ammirare le acque dei laghi sulla

sponda opposta nella zona di Baselga di Pinè ed il suo altopiano.  

Tre discese ed una salita da ripetere altrettante volte, con un tratto più lungo nella prima ascesa per raggiungere la cima.

Un arcigno tratto cementato

Partiamo da un ampio e comodo parcheggio subito dopo il paese di Sevignano all'altezza dell' intersezione per Prada. Ed è proprio in questo bucolico borgo che arriviamo dopo 2km di comodo asfalto che lascia il posto, subito dopo, ad una forestale che alterna pendenze moderate a bruschi strappi fino al km 6, dove iniziano la seconda e la terza discesa. 

Una forestale dai contorni panoramici meravigliosi conduce gradualmente alla cima: solo il breve segmento finale per giungere a cospetto della croce di legno color avorio richiede un leggero portage/bici a spinta.  







Scendiamo da un crinale spianato dalla tormenta Vaia per immergerci subito nuovamente nel fitto bosco seguendo la traiettoria della Sgrebel che taglia vertiginosamente la forestale. 

Qualche tratto leggermente esposto, radici infide e traiettorie strette vivacizzano questo trail che continua a scendere cambiando nome in DH 1.6.






Anche qui l'impronta è gravity/flow con qualche passaggio su roccia degno di nota. 

Si sbuca tra i tetti delle case di Sevignano con 16km sulle spalle e altre due poderose salite di 4 km da scalare: la ricompensa sarà un pieno di adrenalina con due fantastiche discese. 



Cominciamo con la Beghel: è una gravity ma ancora più accentuata rispetta ai canoni della precedente e soprattutto il fondo non è sempre flow. La linea interseca la forestale fino a sbucare davanti al campo di calcetto di Prada. Da qui ultimo tour de force che vale la pena per un finale sulla Nene che si rivela giocosa e mai banale da affrontare con molta scioltezza su un flow dall'ottimo grip.

L'uscita è sempre su Sevignano e da qui in due curve su asfalto si torna al parcheggio. 

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