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Enduro Orobico in Val Brembana (BG) alla scoperta del Lago Moro

Uno spettacolo impressionante di creste color smeraldo e valli profonde, intagliate da fragorosi ruscelli: le Orobie sono un mondo a parte nel variegato contesto alpino. 

Itinerario maestoso per le quote raggiunte e per l'intensità di una discesa per biker navigati. 

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Partenza da Branzi, pittoresca e vivace località attraversata da un Brembo primordiale ma decisamente impetuoso, qui incorniciato da un favoloso ponte ad arco. Sul lato opposto altrettanto dirompenti sono le acque della cascata Borleggia.




La salita impegna un lungo tratto su asfalto di 10km con cui si raggiunge Foppolo con il suo ipertrofico sviluppo residenziale.

Con l'Hotel des Alpes alle spalle abbandoniamo l'asfalto per un ben più inclinato fondo cementato che scorazza tra le malghe. Il tratto da grimpeur che inizia in prossimità di alcune strutture antivalanga è però breve e nel giro di 1,5 km si torna a pendenze meno faticose e su fondo naturale.

Al km 13 ci risparmiamo un tornante proseguendo dritto sul CAI 204 direzione Passo della Croce, ma l'obiettivo è arrivare al Lago Moro. Pertanto saliamo verso gli impianti di Montebello e diamo la scalata ad una mulattiera larga ma non sempre agevole per il manto sassoso; in ogni caso con gambe allenate si compie quasi tutta in sella.










Al km 16 dopo la contemplazione dell'invaso naturale dominato dal Corno Stella, percorriamo a ritroso lo stradello ciottolato e scendiamo a Passo Croce tagliando a destra sui prati. 

Resta da dare l'ultimo colpo di reni all'ascesa prima di volteggiare sulla Val Sambuzza situate oltre il valico. Qualche tratto a piedi per assecondare le forti pendenze ed un 15 min. di portage sono il tributo da versare per staccare il biglietto della discesa che si rivelerà elettrizzante e tipicamente alpina con passaggi stretti, gradoni e radici a vivacizzare il tutto.









Prima però bisogna portare le ruote artigliate su Monte Chierico, punto più elevato (2136 m). L'incipit è di quelli forti: sentiero subito aggressivo che sveglia il senso di equilibrio ed impone subito padronanza del mezzo. Nulla di estremo ma ottime capacità di guida, una certa prudenza nei brevi tratti esposti e un po' di doti trialistiche saranno indispensabili per portare a termine questo trail.

Finale coreografico con le cascate della Val Sambuzza che si incrociano in due punti, di cui l'ultimo decisamente impressionante. Non resta che proseguire superando l'abitato di Pagliari e concludere i rimanenti 5km di ricongiungimento sull'asfalto per Branzi. 



Un ringraziamento ai "colleghi" del sito Percorsi MTB Valbrembana per aver condiviso l'itinerario.

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