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Avventura MTB nella Foresta incontaminata del Teso

Quando la natura incontaminata spazia a perdita d'occhio tra i crinali di due province emiliane ed una toscana, quando si attraversano piccole strade di paesini dall'atmosfera sospesa in un passato che perdura in qualche modo con il presente e quando si attraversano percorsi scavati nei secoli da viandanti dei quali siamo in un certo senso gli eredi, tutto questo è il concentato vissuto di un itinerario mtb nel cuore della Foresta del Teso.


Ambiente rude e selvaggio ma anche incantevole proprio per la sua ambiguità di terra amena e maestosa al tempo stesso, con i suoi profili brulli che partono da limiti altimetrici oltre i quali gli altifusti non osano inoltrarsi. 




L'itinerario abbraccia un arco montuoso molto vasto che va dalle  propaggini più valicabili del crinale modenese fino quasi a lambire le valli del pistoiese. La funivia di Cutigliano agevola il ritorno di un percorso che risulta lungo ed impegnativo sotto tutti i punti di vista compresi un paio di discese tecniche inebrianti.
Primo tratto sulla tradizionale linea Capanno Tassoni - Lago Scaffaiolo (km 9) con intermezzo panoramico alla Croce Arcana. 

Passo Croce Arcana in una giornata non limpidissima



Con il Rifugio Duca degli Abruzzi e i suoi cavalli alle spalle proseguiamo in direzione nord est puntando verso l'incrocio tra le province di Bologna e Pistoia al Passo dello Strofinatoio.



Inizia una discesa piuttosto scassata da affrontare con prudenza fino al Passo del Cancellino (km 12). Panorami a tutto tondo dominati dal Monte Gennaio nelle vicinanze ma con lo sguardo che spazia sulle Alpi Apuane verso sud. 



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Segue un fase di saliscendi tipicamente All Mountain ed entriamo nella fascia boschiva dominata da enormi faggi. La discesa ricomincia in modo deciso con una serie di single track molto variegati. Partenza all'insegna del roccioso, intermezzo decisamente flow che ci porta a Maceglia (teatro di uno scontro tra tedeschi e partigiani nel luglio del '44 e le cui vittime sono commemorate da un cippo in pietra) e poi un sorprendente gravity che culmina sulla strada di San Marcello Piteglio (km 22).














Usiamo la strada per collegarci alla forestale di Spianessa che scende vorticosamente in una abetaia che sembra uscita dalla sceneggiatura di un film d'avventura. Man mano che si scende la strada si fa più stretta fino a ridursi ad un essenziale passaggio in corrispondenza dell'attraversamento del torrente Verdiana.


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Pippo Marani e a destra "il buco" della storica condotta idraulica


Ci aspetta ora una fase di risalita che culmina a Spignana e da qui a Lizzano Pistoiese c'è solo un tratto in falsopiano. Lasciamo queste atmosfere incantate per collegarci tramite asfalto allo storico cammino di San Bartolomeo proveniente da Pavullo nel modenese. Ma questo non prima di aver ammirato i murales sulla strada di Lancisa.  








L'arrivo a Cutigliano è sinonimo di cabinovia: ci imbarchiamo e scaliamo l'ultimo tratto toscano che dalla Doganaccia riporta alla Croce Arcana e qui ritorno a Capanno Tassoni lungo i tagli della Romea Nonantolana.

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