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5 trail nella Conca Verde di Savona

Quello nello splendido contesto naturalistico della Conca Verde di Savona è per noi un ritorno (vedi itinerario). Avevamo già piacevolmente eplorato questa area proliferante di divertenti trail, ma l'offerta è talmente ampia che una volta sola non basta ad apprezzarla in toto.


Per l'occasione siamo stati amichevolmente ospitati dal B&B i Tecci, situato in un'area verde intorno a Savona, in area tranquilla e con possibilità di lasciare le bici in luogo sicuro.



Prima di descrivere la serie di discese che compongono questo itinerario è doveroso un riconoscimento nei confronti del gruppo appassionati che da anni si dedica alla manutenzione dei percorsi: sono i ragazzi del team GOODBIKE KONCA VERDE. La loro opera di qualificazione e valorizzazione di un territorio dal grande valore ambientale e storico è la miglior risposta a chi, con una certa ottusità, stigmatizza la mountain bike. 




I sentieri tabellati sono otto: l'ultimo arrivato è il Kazzu trail, che per difficoltà tecnica, durata ed ambientazione è sicuramente sul podio dei migliori. ATTENZIONE PERO': ATTUALMENTE IL TRAIL NON E' UTILIZZABILE CAUSA UNA DIATRIBA CON PROPRIETARI TERRIERI, PER AGGIORNAMENTI CONTATTARE I RAGAZZI DELLA KONCA VERDE

Partenza da un parcheggio pubblico poco sopra la stazione ferroviaria. Si oltrepassa il viadotto autostradale attraverso il sottopasso e da qui si sbuca in un parco cittadino: la temibile salita da ripercorrere quattro volte si affaccia sul lato opposto indicata dal cartello marrone "conca verde".

Le pendenze sono tipicamente liguri, ovvero impietose. In realtà prendendo un buon ritmo anche con la muscolare si riesce ad affrontarle senza particolari problemi. In tutto sono circa 300 m di dislivello positivo con traffico scarso ed una panoramica sulla città dominata dalla poderosa fortezza di Priamar, simbolo della comunità savonese.




Arrivati nel piazzale le possibilità si aprono su due versanti: verso levante dove affronteremo PASSIONE D'AGOSTO - BANDITO - FONTANASSA, e verso ponente con CIUTO EXPRESS e KAZZU. 
Iniziamo con questi ultimi due girando a sinistra su una strada chiusa per frana, seguendo per Forte Ciuto

Una visita alla struttura militare è doverosa. E' strutturato sulla pianta originale di stampo ottocentesco, ma è rimasto in attività fino al termine del secondo conflitto mondiale con funzioni di blocco aereo e navale.
La struttura seppur quasi del tutto scampata ai bombardamenti francesi del 1940 si presenta in stato di abbandono e quasi irriconoscibile. Come se non bastasse fu presa di mira dai terroristi negli anni '70, forse al solo scopo di liberarsi di qualche esplosivo rimasto di troppo.



  
Il Ciuto trail inizia subito digradando sul fianco destro della sommità con un incipit veloce ed un andamento più sinuoso all'interno del bosco. Molto graziosi i passaggi su passerelle di legno tra un bosco cedue di altofusti e ruscelli che plasmano la morfologia dell'angusta valle. Segue un tratto pedalato anche piuttosto lungo ed impegnativo, prima di sfociare in uno scoppiettante tratto finale molto fisico e ripido.






Risalita tra strette viuzze ed un tratto sterrato che riporta al piazzale dove ripercorriamo la stessa strada fino al forte: stavolta si affiancano le mura del complesso fino a scendere vorticosamente. Dopo aver affiancato la strada in salita il trail si butta impetuosamente nel bosco alternando tratti impervi a passaggi in falsopiano sul crinale. A moltiplicare l'adrenalina ci pensano alcune rampe per saltare. 
Ritorniamo allo stesso punto in cui terminava il Ciuto e risaliamo per la terza volta in direzione del piazzale. 







E' il turno del sentiero Passione d'Agosto: inizia subito con un bel flow e passaggi stretti tra una rigogliosa macchia mediterranea nettamente diversa dal bosco incontrato sul lato opposto. Anche il fondo è più roccioso: granaglia fine che si alterna a veri e propri rock garden di cui uno molto piccante sul finale. Si sbuca a ridosso dei binari ferroviari in corrispendenza di una villa-castello color salmone. 










Breve tratto urbano e risalita al piazzale optando per il Bandito: a questo trail va il premio per il miglior passaggio vertical. Il resto è un divertente flow che sfocia sul rock garden finale della Passione d'Agosto.



Ultima risalita per staccare l'ultimo biglietto: scegliamo il Fontanassa trail. Un misto di flow e passaggi rocciosi con sfondo panoramico eccellente. Finale sullo Zingari Trail con divertenti passaggi su sponde e tornanti stretti.







Nel complesso si può parlare di divertimento puro, senza eccessi, con trail alla portata di tutti ma che al contempo danno libero sfogo a chi ha buone capacità di guida. Sicuramente un'ottima scuola guida per il flow e per imparare la tecnica delle curve in appoggio.


o vai su tutti gli itinerari in Liguria
 
    



 


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