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Deiva (SP) enduro selvaggio tra M.te San Nicolao e Framura

Colline aspre, rozze, aromatizzate dal balsamo della macchia mediterranea. E' lo scenario che offre Deiva Marina con i suoi crespi collinari ritorti e particolarmente selvaggi. In questo itinerario andremo alla scoperta di un altro lato di questo territorio già sondato in precedenza dove la protagonista era l'infuocatissima Ciaparoc.  






Siamo qualche km più a levante; il percorso è una curiosa unione di varie tranche di sentieri molto diversi tra loro sia per ambientazione che per il fondo.
Ci sarà spazio anche per una perla architettonica: la torre di guardia carolingia in località  Costa di Framura.

La prime discese sono due perle dell'enduro: Mattarana e Compressioni, situate all'ombra delle vistose antenne (raggiungibili anche da Levanto e collegabili con altri percorsi).

Per arrivarci partiamo dagli ampi parcheggi situati in località Gea (presenti anche un negozio ed un bar). Salita monotematica su asfalto fino alla fine: si attraversa Piazza e si seguono le indicazioni per Passo del Bracco



In tutto sono 10 km di ascesa graduale, mai stancante. Il tratto più ripido è quello finale: una stradina piuttosto guasta che inerpica su angusti tornanti fino alle strutture che occupano la cima del monte San Nicolao.










Prima discesa Compressioni: la più breve ma anche la più ripida con passaggi a imbuto tipo ottovolante.






Si risale nuovamente (km12) per ripartire con la Mattarana: discesa più completa e continuativa e con qualche tratto in falsopiano da pedalare. Molto fluida la prima sezione, favoloso rock garden nella seconda: fondamentale sarà mantenere una velocità minima per non impuntarsi. 

Ritornati sull'asfalto della SS1 si devia sulla sinistra allo spartitraffico per imboccare subito sulla destra un sentiero invaso dalla vegetazione (km 17). E' un sentiero particolarmente burbero con una breve risalita e una lenta discesa su fondo sconnesso.
Ricongiungimento sulla asfaltata e dopo un paio di curve si svolta sulla carrareccia che parte sulla sinistra deviando per un folto bosco. La discesa continua fino al km 22 con stop e rilanci per un fondo non sempre pulitissimo ma tecnicamente divertente in certi tratti. 



Si entra a Castagnola attraversando case e strade cementate per risalire sempre in atmosfere wild fino a Costa di Framura dove ci attende una magnifica vista sul mare e la torre. 
Non resta che andare a cercare il sentiero 29 che riporta a Deiva: anche qui la natura la fa da padrona e talvolta sembrerà di perdere la traccia, tuttavia superato un rudere abitativo e dopo qualche metro di risalita ci aspetta un finale enduro coi fuochi d'artificio.


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