Hard Rock Enduro a Deiva M (SP).: Incisa e Ciaparoc
Gli amanti dell' off road lo sanno: la Liguria non conosce mezze misure, ma Deiva Marina è qualcosa che va oltre la media anche rispetto ai livelli tradizionali di questa aspra terra.
Situata a metà tra altre due rinomate mecche enduro come Levanto e Sestri, Deiva M. presenta lunghi trail che scendono lineari dalla prima fascia collinare al mare. Ma abbiamo scoperto anche molto di più: uno sbalorditivo trail di fresca concezione che scende parallelamente sul litorale.
In questa proposta presentiamo una combinata di due trail ad anello di spiccato livello tecnico: il primo è l'Incisa, una classica per enduristi ormai consolidata da anni. La seconda è la Ciaparoc: un sentiero escursionistico trasformato in PS dal certosino lavoro dei locali.
Lasciata la macchina poco prima di entrare a Deiva, all'altezza del Camping Sfinge, si sale verso la Strada Aurelia dopo aver superato l'abitato di Piazza ed il casello autostradale. Salita molto gradevole quella su asfalto, scarso il traffico soprattutto dopo aver messo il casello alle spalle. Il sentiero inizia in corrispondenza dell'incrocio con l' Aurelia (km 9): l'ingresso è costituito da una ripida rampa in terra lunga pochi metri. L' illusione di aver messo alle spalle il grosso delle fatiche ci perseguiterà per i prossimi 4 km, ad alimentarla sono i continui rilanci in discesa con passaggi anche tecnici: consigliabile indossare subito le protezioni.
Al Km 13, dopo essere fuoriusciti da una zona invasa dalla macchia mediterranea, inizia il tratto di discesa ininterrotta. Scorre su un sentiero meno selvaggio ma sempre decisamente tecnico con toboga da capogiro ed onirici appoggi naturali.
Finale ancor più incandescente grazie ad una quanto mai opportuna variante che permette di evitare l'asfalto e scorrere lungo la costa tramite un sentiero con punte di gravity.
A Deiva Marina, dopo 15 intensi km, si può approfittare del relax del lungomare e di una ristoratrice focaccia prima di ripartire per un'altra intensa spedizione enduro.
Al Km 13, dopo essere fuoriusciti da una zona invasa dalla macchia mediterranea, inizia il tratto di discesa ininterrotta. Scorre su un sentiero meno selvaggio ma sempre decisamente tecnico con toboga da capogiro ed onirici appoggi naturali.
Foto di Alessio Lucchini
Finale ancor più incandescente grazie ad una quanto mai opportuna variante che permette di evitare l'asfalto e scorrere lungo la costa tramite un sentiero con punte di gravity.
A Deiva Marina, dopo 15 intensi km, si può approfittare del relax del lungomare e di una ristoratrice focaccia prima di ripartire per un'altra intensa spedizione enduro.
L'obiettivo questa volta è Costa Framura che si raggiunge su una bellissima mulattiera cementata immersa nel bosco. E' una salita anomala con diversi tratti di discesa anche impegnativi e strappi lancinanti ma è decisamente più pittoresca dell'alternativa asfaltata.
A Costa Framura (Km 25) merita di essere visitata la Torre Carolingia (VIII sec.) prima di lanciarsi nell'ultimo assalto frontale per raggiungere il picco da cui parte la PS Ciaparoc.
La caratteristica di questo sentiero è quella di essere un unico rock garden lungo 2,5 km. Solo i biker provetti riusciranno ad affrontarlo ma se non amate questo genere potete optare per la PS Vigo (100% flow) che si trova sulla destra.
La prima parte è avvolta dallo scuro manto della vegetazione arborea, nel tratto finale si apre con splendidi scorci vista mare.
Si sbuca direttamente a Deiva Marina e da qui sulla strada provinciale si torna al punto di partenza.
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