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Fiesole: in single track sopra Firenze

Situata a ridosso della parte settentrionale del capoluogo fiorentino, Fiesole è una pittoresca cittadina aggrappata ad una ripida cima collinare, un naturale balcone panoramico sulla Val d'Arno e sulla città del giglio.








Il percorso non è solo un divertente tracciato all mountain ma è anche un viaggio tra colori, forme e sapori della Toscana più originale. Le mura etrusche che ancora oggi abbracciano il perimetro storico della città, le imponenti architetture che si contendono l'attenzione dei visitatori offrendo stili legati a tempi e usi diversi. Gli echi del passato rinascimentale risuonano ancora tra le strette vie in pietra e sulle mura decorate con gli stemmi araldeschi custodi del tempo. Ma la scena è dominata da una statua che si staglia più in vista delle altre: quella equestre in bronzo a grandezza naturale che commemora l'incontro di Garibaldi e Re Vittorio Emanuele II. L'avvenimento che suggella idealmente l'unità d'Italia non avvenne certo qui, ma a Teano. Si deve la presenza del monumento al semplice fatto che fu realizzata qui ma il comune di Teano, che ad inizio '900 aveva commissionato l'opera, declinò l'impegno per l'esosa cifra richiesta.





   
                                               

                           
Si parte propio da Fiesole uscendo da una via laterale della piazza centrale che si innesta sulla trafficatissima SP54. Lo stress automobilistico dura giusto lo spazio di uscire dal perimetro urbano e seguendo le indicazioni per il camping si entra in tutt'altra atmosfera. C'è anche il tempo di godere di una prima divertente discesa in un  favoloso bosco. Ha il solo difetto di durare poco e una uggiosa mulattiera ci riporta alla realtà.   
La salita alterna ghiaia ed asfalto fino ad arrivare in uno spiazzo prativo che si attraversa tutto fino ad imboccare il sentiero laterale in fondo a destra: qui inizia la prima indiavolata discesa. E' una sassaia poco più corta di 1km ma decisamente vibrante.





Si risale su asfalto e si ritorna allo spiazzo deviando stavolta sulla mulattiera a sinistra. Evitiamo il più possibile il contatto con il bitume ascendendo un divertente single track nel manto della natura profumata. Dopo pochi metri si riprende lo sterrato, stavolta su ampia carrareccia che punta verso Poggio Pratone. Ci si ferma all'altezza delle antenne Telecom e da qui in deviazione sulla destra (sentiero n2). Il primo tratto non è particolarmente emozionante: solo qualche passaggio da controllare. La musica cambia dopo aver superato una vistosa croce di legno (siamo circa a metà della discesa). Da qui in avanti ci si fa strada tra i rock garden a colpi di reni su un fondo scassato e scolpito dall'erosione dell'acqua.


                  






Arrivati ad Ontignano si risale per un buon tratto prima di ritornare in discesa nella zona di Vincigliata (che si distingue per il suo sfarzoso castello ottocentesco).
Un'altra serie di divertentissime discese si nascondono in questi boschi: flow e rock garden si alternano senza mai annoiare.



Non resta che completare il giro con l'ultimo tratto di risalita su asfalto che riporta a Fiesole.
Nel complesso un giro gradevole, senza nulla di estremo ma nemmeno da sottovalutare: il dislivello è contenuto ma il fondo e le pendenze si fanno sentire, la discesa è un S2 con picchi di S3.
                                             













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