Limone sul Garda (BS): pura avventura in Val Pura
Itinerario puramente All Mountain in un luogo dove la "purezza" è di casa, o perlomeno nel nome della valle dove si conclude l'avventura.
Doveroso premettere che l'itinerario è molto faticoso e tecnicamente impegnativo: pertanto è consigliato solo ai biker più navigati.
Tante sono le possibilità di scendere e salire in questa zona: la nostra scelta offre un mix intrigante di panorami e adrenalina, al prezzo di un paio di risalite che per le gambe risulteranno stancanti. Chi si aspetta un giro breve in ragione del corto chilometraggio e del poco dislivello dovrà ricredersi.
Partenza da Bassanega, non lontano da Limone. Siamo al confine col Trentino ma ulivi e limoni compongono un sorprendente quadro mediterraneo regalato dal clima temperato del grande lago. Il nome stesso sembrerebbe tratto dalla coltura di questo agrume ma in realtà pare derivi da limes ovvero la zona di confine con il territorio Trentino.
In ogni caso questo angolo di Mediterraneo importato a latitudini nordiche permette escursioni meravigliose ideali nella stagione fredda e fuori dal periodo turistico.
I primi 5 km scorrono abbastanza agevolmente su asfalto attraversando i piccoli centri di Ustecchio, Voltino e Vesio. Da qui si imbocca la forestale appartenente al circuito Tremalzo Superbike: una forestale che si arrampica vorticosamente fino ad arrivare al sentiero traverso che indica "Cima Sospiri 165".
Pochi metri di mangia e bevi ed inizia una folgorante discesa (Livello S3 S3+ con un S4) che ha come tappa panoramica fondamentale Bocca dei Sospiri. Scattate le immancabili foto con le acque protagoniste si continua a scendere al cospetto della prossima destinazione: Monte Brestone. Per raggiungerlo bisognerà colmare il dislivello fin qui perso, ma la soddisfazione della discesa rimane stampata sul volto.
Risalita breve ma uggiosa su fondo naturale, la conquista della cima non può mancare: grande è la soddisfazione di dominare con lo sguardo la sottostante Limone, oltre tutto il resto.
Inizia ora una lunga, divertente e variegata discesa dove non ci sarà un secondo per annoiarsi. L'inizio è la salita del Brestone fatta in giù: tutto sommato piacevole e neanche troppo banale. Segue il tripudio di tornanti: da bere tutto d'un fiato con tecnica fluida (livello S2 S3). Terminata questa fase si arriva direttamente nella sbalorditiva gola rocciosa della Val Pura (CAI 123): fredda, ombrosa e soprattutto inquietante per i suoi profili a strapiombo. Si passa ad affrontare qualcosa di diamentralmente opposto: un dritto che segue il corso della valle in direzione delle acque blu del lago con un fondo particolarmente roccioso ed intarsiato di radici che formano drop da paura. Attenzione al lastrone traverso situaro circa in fondo al sentiero: noi lo abbiamo trovato bagnato quindi neanche da pensare di affrontarlo, in ogni caso sbagliarlo significa volare giù per una decina di metri. Nei passaggi finali qualche tratto da fare a piedi e da guadare: l'ambientazione però è da batticuore.
Michelin Wild Access 27.5x2.60 66-584
In questo tratto c'è esposizione ma non di quelle mortali, inoltre il trail è sprofondato in una sorta di trincea ed è quasi tutto rettilineo. Livello di difficoltà S3 costante con un S4.
Finale all'altezza di una torre dell'acqua, da qui scende una cementata che rapidamente riporta sulla SP115 dove è iniziato il percorso.
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