Tris di discese a Vidiciatico: Fiammineda, Ca' Lenzi, CAI127
Nel verde crinale dell'Appennino Bolognese si adagia questa piccola località a vocazione turistica: Vidiciatico. Una frazione di Lizzano in Belvedere, dove il tempo sembra sospeso tra vecchie chiese, grossi edifici scolastici e strade pigramente solcate dal traffico.
La tempesta di fuoco della Linea Gotica è ormai un'eco lontana che ogni tanto riappare sotto forma di antichi mezzi o rievocazioni storiche, mentre tra le memorie dei vecchi il ricordo è ancora vivido.
E' in questa suggestiva cornice tra la storia con la "S maiuscola" e la primordialità della natura conservata dal Parco Regionale del Corno alle Scale che si sviluppa una sorprendente rete sentieristica ad uso delle ruote grasse: e qui dobbiamo ringraziare i ragazzi del Corno alle Scale Bike ASD per l'impeccabile manutenzione dei sentieri.
Partendo da Vidiciatico si percorre la strada che conduce al Monte Pizzo: destinazione da cui parte la prima discesa intitolata Fiammineda. Sono circa 4km di salita dolcissima su asfalto più un breve trasferimento su sentiero subito dopo la chiesetta per raggiungere cima Le Tese e da qui iniziare a scendere.
Qualche curva di warm up e poi all'incrocio di Bocca delle Tese inizia il trail vero e proprio: il più trialistico e tecnicamente impegnativo del terzetto. Il flow iniziale lascia ben presto il posto ad un più incandescente ritmo di danza su sassi e rock garden che richiede magistrale padronanza del mezzo. Lo abbiamo affrontato interamente in sella tranne due passaggi a nostro avviso non ciclabili. Dopo essersi sondato tra gole rocciose e tornanti il trail sbuca nel paese natale di Enzo Biagi, o meglio prima a Fiammineda che è ormai un agglomerato di case abbandonate da decenni e poi a Pianaccio dove il grande giornalista è nato e riposa.
Lasciamo Pianaccio per andare, su comodo asfalto, al Rifugio Segavecchia, punto tattico per recuperare energie, anche perché da qui inizia la più dura delle salite. Una tortuosa forestale immersa tra le alte chiome di una secolare faggeta. Pendenze impietose fino alla Sboccata dei Bagnadori dove un tratto in falso piano appare rilassante. Per arrivare all'ingresso della Ca' Lenzi c'è ancora un po' da pedalare su una agevole mulattiera, poi sulla sinistra appare la segnaletica con l'indicazione del nostro trail. L'inizio è un S2 veloce e poco intenso. Molto più stimolante la parte centrale: più guidata e scassata; livello S2+ con S3. Finale spettacolare tra creste di calanco e canaloni naturali.
Rimangono le energie per portare a casa un bel tris: e per questo scegliamo una delle DH più avvincenti, ovvero la 127 "Speed of sound". La salita ripercorre parte del tratto iniziale deviando poi sulla destra al bivio nei pressi di un'area per il tiro con l'arco. Un po' duri gli ultimi 80 metri di D+ ma poi le fatiche vengono presto compensate. Partenza fulminante con un tratto velocissimo intersecato da passaggi tecnici su roccia: un mix che si ripresenta in vari punti e rende questa discesa imprevedibile ed eccitante. Livello mediamente S3 con fondo spesso sassoso (sassi fissi e smossi). Uscita del trail direttamente in paese.
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