Monte Prampa e Willy Coyote: wild all mountain in appennino reggiano
Si tratta di un itinerario MTB un po' particolare nato dalla volontà di mettere insieme diversi tracciati non ancora percorsi nel territorio dell'Alto Appennino Reggiano. Si spazia dal Monte Prampa al Torricella con un intermezzo sentieristico a Monteorsaro da cui potrebbero nascere nuovi spunti per itinerari futuri.
La prima parte è tutta per il Monte Prampa con i suoi 1.600m di quota. La salita è durissima, in gran parte su strade sconnesse che, assieme alle pendenze elevate, costringono a spingere la bici per lunghi tratti. Indubbiamente una salita discriminante per chi spinge di sole gambe.
Ci si arriva partendo dal parcheggio delle cascate del Golfarone si percorre la SP9 in saliscendi fino a località Calizzo. Arrivati alla chiesa di Coriano si volta a destra su asfalto. Fin qui un tratto ciclabile asfaltato e gradevole fino a Santonio. L'agio finisce subito dopo aver lasciato alle spalle questa piccola frazione. Questi ultimi 300m di dislivello che separano dalla cima del Prampa sono una lotta contro il terreno frastagliato ed impervio che fortunatamente è addolcito dall'ombra dei faggi e concede qualche tregua ogni tanto.
Una salita del genere è da fare una volta e mai più, anche perchè la discesa conquistata è sì bella ma non ripaga totalmente il tributo di fatica. Il tratto centrale è senza dubbio divertente, la parte iniziale e quella finale sono discese veloci e senza particolari difficoltà. Livello di difficoltà in prevalenza S2 con qualche spunto S3: molto bella la panoramica del prato verde con il "Gigante" Cusna a fare da osservatore.
Si sbuca sulla forestale che conduce al Rifugio Monte Orsaro dove rifocillarsi e reintegrare i liquidi. Qui la traccia segue un tratto volutamente sperimentale interessante ma ancora da studiare. Salita di circa 200 metri di D+ poi deviazione sul CAI 609 direzione Monteorsaro in discesa. Dopo un breve tratto in falsopiano su mulattiera il trail diventa molto avvincente dal punto di vista tecnico con una discesa su rocce che richiede di saper domare la bici. Purtroppo l'ultimo tratto prima di Monteorsaro si rivela non ciclabile costringendo ad una cinquantina di metri a piedi su grosse rocce.
Poco male perchè ora la destinazione è di quelle sicure: Monte Torricella e relativa Trail Area. Serve dare fondo alle energie residue per livellare gli ultimi metri di dislivello che separano dalla cima. Siamo venuti fin qui al solo scopo di provare la Willy Coyote, alternativa validissima alla già consolidata Border Line. Il trail è favoloso e si divide dalla Border dopo aver percorso l'adrenalinico tratto di crinale. Il bivio è all'altezza di quello spiazzo "lunare" dove scende precipitosamente il crinale. Dopo un freeride sul ghiaione si entra nel bosco per godere di un flow guidato da brividi con passaggi stretti e verticali che sollecitano continuamente i riflessi.
La discesa è lunghissima, a tratti estenuante e si ricongiunge con la Border Line per poi sfociare sul ponte del Secchiello in un ultimo breve ricongiungimento su carrabile.
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