Val Stura (CN): Becco Nero e discesa Sambuco tra incredibili scenari
Difficile descrivere la bellezza di questo itinerario mtb in Alta Val Stura: anche le immagini non sono che un piccolo compendio degli sbalorditivi scenari che si incontrano in questo percorso interamente off road.
Ancor più sorprendente è trovare, in un luogo così primordiale ed incontaminato, delle tracce di storia. E' la strada stessa, una mulattiera militare che scavalca arditamente i profili più impervi, a condurci presso un presidio militare costruito negli anni '30-'40 come struttura di difesa del Vallo Alpino, in ottica di difesa verso la confinante Francia.
Andiamo con ordine: partenza da Sambuco, piccola località situata a ridosso della strada statale che scorre lungo la Val Stura. I primi due km sono molto duri: le pendenze sono al limite della pedalabilità ed il fondo sdrucciolevole non aiuta. Segue un tratto di tranquilla discesa in single track nei boschi prima di arrivare alla salita vera e propria costituita dalla strada militare che incrociamo tra le case di Moriglione San Lorenzo.
Sarà una lunghissima salita scandita da quella regolarità che si addice alle strade militari. Quello che non si può descrivere, e che anche le fotografie rendono solo in minima parte è il risultato di millenni di lavoro creativo della natura per plasmare questo angolo di paradiso. Fino a 1800m è un alternare di prati brulli e rocciosi a macchie di bosco verdissimo. Poi l'ambientazione alpina prende il sopravvento mostrando un proliferare di cime aguzze e guglie che si stagliano verso il cielo con i loro colori pastello.
Al termine della salita che si conclude con una serie di estenuanti tornanti, si approda in un surreale altopiano (Colle Margherita). In questa ambientazione primordiale ed incontaminata a quote che lambiscono i 2.400 di quota, appaiono edifici che sembrano i resti di una civiltà perduta. Sono in realtà il residuato della nostra storia: quella degli anni '30-'40 quando il nostro paese non era del tutto in pace con i cugini d'oltralpe. Caserme e postazioni armate in pietra e cemento, ormai diroccate e consunte quasi a simboleggiare il distacco temporale da quel periodo storico.
E' tempo di pensare alla discesa che parte seguendo la mulattiera subito sulla destra dopo l'ultimo edificio. Un primo divertente tratto di sentiero si incrocia dopo aver perso 150m di dislivello. E' breve ma divertente e riporta (troppo presto) sulla mulattiera. Bisogna pazientare ancora un po', arrivare in prossimità di una malga e finalmente imboccare il favoloso sentiero Sambuco. Da un punto di vista strettamente tecnico non presenta nulla di estremo: un misto di flow roccioso con molti tornanti guidati e divertenti. Tratti lenti e tratti scorrevoli si alternano senza che ci si possa annoiare. A lasciare sbalorditi è l'incredibile ambientazione del Vallone della Madonna con gole e cascate veramente impressionanti!
Dopo un ultimo tratto nel profondo bosco ci si immette sulla carrareccia che riporta rapidamente a Sambuco.
Commenti
Posta un commento