Ala (TN): il mitico 111 di Castelberto
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E' uno dei classici dell'All Mountain trentino sia per la lunga salita che per la frizzante discesa.
Si parte attraversando le pittoresche vie del centro di Ala, piccolo comune trentino a ridosso dell'Adige: è il primo paese che si incontra dopo aver valicato il confine con il Veneto. Dopo un breve tratto di SS12 deviamo nettamente a sinistra per inerpicarci sulla SP 211 per Sega di Ala; un cartello ci ricorda, chilometro dopo chilometro, che siamo nel circuito delle grandi salite del Trentino.
Il serpentone d'asfalto sale con gradualità differenti: a volte la pendenza è gradevole, altre volte impone un'andatura da grimpeur.
Il tratto più impegnativo è quello che precede di un paio di km il Passo delle Fittanze. Superato questo valico, contrassegnato da un monumento ai caduti delle due guerre mondiali, si può giovare delle dolci pendenze dell'Altopiano della Lessinia che appare con i suoi bucolici pascoli.
Sembra di essere in collina ma ormai siamo di poco sotto il tetto dei 1.800m di quota ed in prossimità del Rifugio Castelberto val bene la pena mettere sotto le ruote qualche metro più per gustare i panorami e scoprire i resti delle trincee attestate proprio sul vecchio confine tra Regno d'Italia e Impero austroungarico. Sebbene lontano dai teatri più infuocati del conflitto, qualche granata è arrivata anche da queste parti ed un occhio attento può ancora osservarne i crateri. Sul punto panoramico è ancora presente un ancoraggio per la postazione d'artiglieria italiana.
Questo tratto è un ricongiungimento di 3 km molto selvaggio, si passa dentro una trincea e si percorre con una certa lentezza uno stretto sentiero nel bosco a tratti esposto. In alternativa si può scendere su mulattiera e passsare direttamente al 111.
La discesa è di quello vecchio stampo: molto variegata, rude e senza fronzoli con alcuni passaggi decisamente impegnativi da affrontare con un po' di studio preliminare.
Buona parte del sentiero è flow o comunque scorrevole. In alcuni passaggi vi è dell'esposto ma non pericoloso se affrontato con prudenza. Non è particolarmente frequentato ma qualche escursionista si potrebbe incontrare, quindi massimo riguardo soprattutto nei tratti con poca visibilità.
Attenzione nell'ultimo tratto: dove si incontra un fondo particolarmente scassato ed una serie vorticosa di tornanti stretti con scalini di legno.
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