Premilcuore, ovvero una delle mecche dell'enduro romagnolo. Un piccolo paese abbarbicato sulle sponde del torrente Rabbi dove tra edifici in pietra e strette viuzze si respira l'atmosfera della Romagna originale.

Questo è il secondo itinerario che proponiamo in zona: nella precedente descrizione avevamo raccontato del mitivo Tiravento. Stavolta, dopo aver ripercorso la medesima salita opteremo per il Torre di Montalto e Spacco trail situati più a nord. Per concludere in bellezza, con una fatica dura ma ampiamente ricompensata, arranchiamo sul versante opposto per fare i fuochi d'artificio sulla Ca' Pollare.
Il parcheggio indicato è adiacente alla stazione dei Carabinieri con la torre di Premilcuore che fa capolino sulla distesa di mura in pietra che compongono il centro storico.
Prime pedalate che permettono scoprire i giochi d'acqua delle cascate della Sega e della cascata Urlante. Quest'ultima, un vero e proprio gorgo che sembra uscito dall'inferno dantesco, sormontata da un ponte romano a schiena d'asino. Oltre alla bellezza ci siamo risparmiati 3km di Strada Statale sostituiti da stradine che scorrono all'ombra di verdi boschi.
L'asfalto della Statale è comunque inevitabile per i successivi 2km, quando poi si devia a sinistra sulla Strada Fumicello. Anche questa lascia presto il posto alla forestale Fratta che devia sulla sinistra all'altezza del Rifugio Pian di Rocchi. Inizia ora un lungo serpeggiare tra boschi e crinali fino a raggiunger una quota intorno ai 1.000m di altitudine su cui si continuerà ad ondeggiare fino alla blasonata cresta del Monte Tiravento a forma di diga.
Della discesa abbiamo già avuto qualche assaggio: gradoni squadrati tipici della zona. L' andatura, fin qui resa inconstante da continui rilanci diventa quella che si addice ad una discesa intorno al km 16; mediamente scorrevole presenta alcuni passaggi da affrontare con ottima tecnica.
Sullo sfondo appare il torrione diroccato di Montalto: è quel che rimane di un formidabile sistema di fortificazioni tardo medioevali ormai eroso dal tempo.
E' qui che la discesa volge al termine, ma è anche l'inizio della salita che porta a Monte Rotondo: da mettere in conto 10-15 min a spinta. Dopo aver conquistato la cima prenderà forma un favoloso trail (lo "Spacco") caratterizzato da una grande varietà di stili dal gravity al roccioso.
Le gambe cominciano a chiedere il conto ma la Ca' Pollare val bene un extra. Varcato il Rabbi inizia una lenta e graduale salita al 10% verso il valico del Manzo. Qui termina l'asfalto ma non la salita che concede qualche tregua tra alti, bassi e micidiali rilanci. Sarebbe un tormento se non ci fosse l'adrenalina a ricaricare d'entusiasmo: passaggi su roccia favolosi, anche molto tecnici nella parte alta ed una andatura molto più fluida nel tratto conclusivo.
Si sbuca direttamente sulla Statale e da qui con poche pedalate si colma rapidamente la distanza con il parcheggio.
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