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Monte Paù: salendo dalla vecchia ferrovia di Asiago e discesa 671

Tra le incantevoli atmosfere novecentesche che rivivono malinconicamente su un tracciato ricavato da una ferrovia dismessa, e gli echi della Grande Guerra che riemergono sotto varie forme, questo percorso mtb sulle prealpi vicentine scorre svelando i segni della storia dell' Altipiano di Asiago e dei suoi legami con la sottostante pianura padano veneta. Un legame forgiato col ferro delle rotaie e col fuoco delle delle locomotive che risalivano sbuffando tra tornanti e gallerie.   



Sarebbe bello poter dire che tutta la salita permette di riattraversare questo mondo perduto, ma purtroppo la prima parte della tratta ferroviaria è stata inglobata in un fondo privato dopo la sua dismissione nel 1958: una scelta poco avveduta che oggi rappresenta una grossa occasiona perduta per il cicloturismo.

Partenza dalla periferia industriale di Caltrano in prossimità della rotonda del cimitero. Un tragitto di 2,5km in leggera salita sulla strada che attraversa Mosson e poi Cogollo al Cengio dove affiancando l' imponente chiesa color zafferano inizia l'arrampicata sui tornanti del Costo Vecchio, già affrontati nel percorso del Cengio. Dopo circa 8km, in cui nel frattempo l'asfalto ha lasciato il posto al manto ghiaioso, si devia nettamente a destra all'apparire del terrapieno in muratura che indica l'apparire della desueta infrastruttra. Alternando sentiero 666 ed un fondo ferroviario non proprio cicloturistico si interseca la trafficatissima SP 349 in località Campiello. 




Da qui in avanti il fondo è decisamente più in linea con i parametri della ciclabilità. La storia emana la sua presenza in varie forme: un cimitero militare italoaustriaco, la storica trattoria dei granatieri ed una serie di passaggi tra vecchie stazioni e gallerie. In una di queste c'è anche una grotta carsica (seconda galleria, sulla parete di sinistra) che merita una visita extra.








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Dopo aver attraversato Treschè Conca e Valle seguiamo una serie di diramazioni asfaltate che conducono alla volta del Monte Paù incontrando la cappella del Cimitero militare britannico. Superato questo pittoresco edificio l'ascesa riprende su sterrato con tratti dapprima di dolce salita, ma che poi si impone con ripide scalate su fondo pietroso in pieno bosco.




La cima di Monte Paù (km 22) richiede un piccolo sforzo di portage: sono una manciata di scalini in salita e discesa per meno di 10 m di dislivello in tutto. I panorami presumiamo siano bellissimi... previa giornata di sole.



E' tempo di scendere: una discesa che si distingue tra una prima metà tecnicamente infuocata ed una seconda metà (a partire dall'invaso antincendio) più blanda, con fondo abbastanza instabile ma tratti quasi rettilinei.

Si inizia con un bel ripido in quota con tratti gravity molto divertenti, mai estremi. Approdati in un piazzale si imbocca il 671 che sarà protagonista per tutta la parte più vivace della discesa. Parte molto scassato con qualche rock garden di tutto rispetto ed un tratto scavato. Segue una serie elettrizzante di passaggi flow con tornanti stretti e guidati molto divertente che si conclude in prossimità dell'invaso. 








Da qui in avanti il sentiero interseca forestali e strade vicinali scendendo rapidamente puntando direttamente sul punto dove abbiamo lasciato le macchine, e le raggiungiamo in pochi minuti.

Nel complesso un giro semplice ma da non sottovalutare soprattutto nella parte in quota dove sono presenti anche tratti esposti (non pericolosi). 

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