San Genesio: All Mountain sopra Bolzano
Incantevoli panorami sulla valle dell'Isarco dove scorre una brulicante Bolzano, rovine di castelli avvolti da leggende, cammini spirituali, il tutto avvolto da una natura che scorre dalle rigogliose colline vinicole fino ai selvaggi boschi alternati a pascoli. Sono questi gli ingredienti del favoloso itinerario di San Genesio ricco di soddisfazioni anche per gli amanti delle belle discese.
Sono soddisfazioni che arrivano al prezzo di faticose salite che non di rado superano il 20%; le virtù dei biker come la pazienza e l'abnegazione saranno messe a dura prova.
Partenza di Bolzano nei pressi della funivia di San Genesio, comoda alternativa alla strada in buona parte asfaltata che ci porterà sulla cima di Montalto.
Per evitare la trafficata e pericolosa SP99 imbocchiamo una promenade che sarebbe vietata alle bici, ma la salvaguardia della vita val bene l'infrazione di un divieto.
Zigzagando su strade comunali prive di traffico arriviamo a Cologna: prima "di Sotto" poi di "di Sopra" dove finisce la strada asfaltata. Restano da colmare gli ultimi 100m di dislivello per conquistare la cima dove ci attendono curiose sorprese: la prima è che siamo sul cammino di San Martino (vissuto a cavallo del IV sec), la seconda è una zona con mura diroccate chiamata Flak (che in tedesco è il nome abbreviato di "contraerea") che durante la seconda guerra mondiale venne utilizzata dalla Wehrmacht come postazione, probabilmente sfruttando i resti di una precedente e più antica struttura.
E' tempo di scendere ed affrontare la prima discesa che si compone di due tronconi: il 6 ed il 9 intervallati da una breve risalita su asfalto. Più tecnica e naturale la prima con insidiose formazioni di roccia, una mulattiera pietrosa la seconda. In ogni caso le prospettive panoramiche sono un tripudio per gli occhi.
La discesa si interrompe poco sopra Gries, dove ci aspetta un muro con pendenze che sfiorano il 30%. E' un tratto relativamente breve che conduce di nuovo sulla salita fatta in precedenza e riporta a Cologna di Sotto, da qui si devia stavolta a sinistra seguendo la sterrata che gira intorno ad un hotel e prosegue verso Castel Greifenstein detto anche Castel del Porco: una denominazione nata per la leggenda secondo la quale i castellani assediati avrebbero lanciato agli assedianti un maiale in segno di sfregio, e sempre stando alla leggenda gli attaccanti si sarebbero ritirati convinti di trovarsi di fronte ad avversari con scorte tali da poter resistere a lungo.
Qualche minuto per un tuffo nel medioevo e poi pronti far faville sul sentiero 11 che è veramente infuocato. L'asticella del livello tecnico è tenuta alta da una serie indiavolata di sequenze su roccia. La più impegnativa è nel tratto finale con un vero S4 che arriva dopo una serie di passaggi non fattibili in sella.
L'asfalto della strada provinciale sancisce la fine della discesa ma non del percorso: ancora una manciata di km e dislivello su strada per chiudere il cerchio.
Ultimo ma non meno importante: questi sentieri sono frequentati anche da persone a piedi, sapete come fare!
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