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Teolo-Colli Euganei (PD) tris di discese enduro

Siamo a Teolo nella zona nord ovest dei Colli Euganei. Nel loro anomalo e complesso sviluppo morfologico dovuto ad eruzioni vulcaniche avvenute in remote ere geologiche, questi colli si presentano come una conica anomalia nel piattume padano. In questa zona siamo a metà tra il più grande dei rilievi dell'aerea euganea, il Monte Venda, e prossimi alla distesa pianeggiante che separa dalle prealpi venete. 
La particolarità di questo giro è quella di mettere insieme tre discese decisamente intense, per appetiti trialistici forti e sicuramente inviso a chi non ama il genere trialistico.




Oltre a questo le salite permettono di apprezzare la particolarità geonaturalistica del luogo, con una vegetazione sorprendentemente mediterranea grazie alla condizione di isolamento microclimatico. C'è posto anche per la spiritualità in questo percorso e vedremo dove.

Chiesa romanica di Teolo



Partenza da Teolo con comodo parcheggio in zona centrale. Seguendo la Via Betone si arriva rapidamente all'incrocio con la mulattiera che sale a zig zag verso la cima del Monte Grande sovrastata dalla sfera bianca del Centro Meteo ARPAV. Nulla vieta che si possa salire dal versante opposto, è solo per variare la salita. Il fondo è ghiaioso e a tratti impervio ma completamente immerso nella natura; siamo sul circuito escursionistico dell'Alta Via dei Colli Euganei.


Il primo trail parte proprio a ridosso della curiosa struttura sferica che sembra uscita da un film di fantascienza anni '70. E' la Gatto Selvaggio: una sequenza spossante di passaggi rocciosi e stretti da affrontare di petto e senza esitazione, tutta fattibile in sella per chi ha ottime capacità di controllo. Solo un punto risulta particolarmente scavato, e salvo future sistemazioni non resta che farlo a piedi.





Si sbuca in un campo coltivato seguendo il sentiero che affianca i contorni, poi il sentiero finisce dritto dritto sulla strada da cui ricomincia la salita. 
Prima tappa: Passo Fiorine, con la sua distesa verdeggiante per ideale per pic nic, che si raggiunge in 2km. L'altra metà dell'ascesa porta sulla sommità dove è abbarbicato il monastero del Monte della Madonna: le antiche mura intrise di religiosità fanno a spallate con la freddezza metallica dei ripetitori. 




Sulla sinistra, in piena curva, parte il trail Cyberghost. La prima parte presenta una serie di passaggi su roccia da brivido con traiettorie che dovono essere per forza ardite, il concetto di chicken line qui non è arrivato. A metà discesa si incontra il santuario di Santa Felicita, luogo di culto di epoca quattrocentesca con chiesa e grotta.


Da qui in avanti la discesa si fa decisamente più blanda fino a sfociare di nuovo sulla strada. 
Ultimo sforzo: fotocopia quasi integrale della salita appena fatta per deviare un centinaio di metri prima sulla destra dove scorre un sentiero indicato con i segnavia dell'Alta Via dei Colli Euganei. Discesa flow ma molto fisica e con passaggi stretti dove servono buone abilità di guida. Si esce nuovamente a Passo Fiorine e da qui si imbocca la Vietnam. L'inizio scorrevole e rettilineo non deve illudere perchè diventerà un'incandescente serie di passaggi su rocce. Sono i fuochi d'artificio finali di questo itinerario breve ma decisamente intenso.





Il Vietnam sbuca a ridosso delle ultime case di Teolo: non resta che tornare al parcheggio con un centianaio di metri su strada.   

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