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Forte Luserna (TN): avventura All Mountain sul vecchio confine austroungarico

Tutto quello che si può chiedere ad un percorso All Mountain in questo itinerario c'è! L'avventura di superare una rovinosa e devastante frana, attraversare i luoghi teatro dei più sanguinosi scontri della Grande Guerra ed ammirare le austere mura di Forte Luserna: apprestamento militare sopravvissuto alle bombe e all'erosione del tempo. Infine godere di una discesa inebriante che dall'Altopiano di Folgaria-Lavarone (Alpe Cimbra) riporta nella Val d'Astico.


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L'itinerario è a cavallo tra due regioni, ma l'aspetto più affascinante è il calco storico tra l'allora Impero Asburgico ed il regno d'Italia. Nei cento anni trascorsi sono cambiate molte cose, ma lo scorrere del tempo sembra ancora scandito dai lenti ritmi che legano l'uomo alla natura: prati bucolici, foreste secolari, strade che non conoscono il traffico.






Partenza da Casotto, piccolo agglomerato urbano sulle sponde dell'Astico. Salita accomodante nei primi km con un fondo asfaltato e pendenze graduali non superiori al 12% come da regolamento militare. La regolarità dell'ascesa è violentemente spezzata da una frana intorno al km 5 (qualche km dopo la galleria). 

Stando ai cartelli si può passare solo a piedi, anche se si raccomanda, per ragioni di sicurezza, di utilizzare il sentiero 611. Noi siamo saliti scavalcando i tratti franati, ma in teoria la soluzione giusta sarebbe stata quella di farsi un 25- 30min. di portage/spintage. 







Al km 10 lo splendido scenario della vallata lascia il posto alle imponenti chiome dei larici secolari dell'altopiano trentino. Allunghiamo la gittata del percorso per affrontare le mulattiere della 100km dei Forti ed ammirare un contesto panoramico di prima grandezza. E' un ex cursus panoramico che permette di ricostruire il contesto storico che nel 1915 dette il via alla lunga di ostilità tra i due popoli. Con lo sguardo ad oriente si noterà il profilo squadrato dell'Altopiano di Asiago e del Monte Verena: da qui gli italiani, con i loro forti, iniziarono un' intensa azione di cannoneggiamento a cui seguirono sanguinose incursioni di fanteria che avevano come base di partenza proprio la Val d'Astico. Lo scontro imperverserà per un anno e prenderà il nome di Battaglia degli Altipiani. Finirà con la controffensiva austriaca del maggio 1916 che i libri di storia chiamano "Spedizone punitiva", o offensiva di primavera




Proseguiamo in direzione Luserna, ma l'obiettivo principale è l'omonimo forte. Devastato dai bombardamenti, le sue mura originarie sono state rabbrecciate con un intervento conservativo dal gusto estetico controverso ma utile per mantenere questo lascito alle future generazioni. Altrettanto ammirevole è l'impegno con cui le competenze locali hanno dato vita ad un percorso didattico molto suggestivo e su cui vale la pena soffermarsi.






Un primo assaggio di discesa si trova subito dopo il forte, breve ma intensa. Resta solo una breve risalita a ridosso di una postazione militare e poi tutta discesa con intermezzo Luserna. La vera discesa inizia ai margini del paese, su un sentiero erboso. Dopo i primi due tornanti rientriamo in territorio veneto. Il sentiero (601) è decisamente impegnativo: continui cambi di traiettoria, tornanti stretti ed un fondo tutto sommato flow caratterizzano la prima metà. Ad aumentare il tenore tecnico nella seconda parte è un fondo decisamente più sassoso con rock garden, gradoni e sassi smossi che dettano l'andatura.






Finale in grande stile con le grandiose cascate del Gorgo Santo che a Pedemonte si gettano nelle adamantine acque dell' Astico; i pochi km rimasti per ritornare a Casotto sono di poco impegno grazie alla leggera discesa. 










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