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Mte Carega (VR) inseguendo le tracce della storia

Itinerario tipicamente All Mountain con salite molto impegnative e discese per biker navigati. E' una zona per noi già battuta in altre occasioni ma le opportunità di scoprire questo massiccio veronese, allineato alle più rinomate cime del trentino, sembrano inesauribili.



La parte più suggestiva si svolge su un sentiero a mezza costa, un piccolo capolavoro dei genieri italiani che negli anni della Grande Guerra hanno conteso spazio ad una natura rude ed impervia.

Partenza da Giazza dove son presenti due ampi parcheggi liberi destinati agli escursionisti. Due sono le principali salite da affrontare: la prima, la forestale per Malga Fraselle, è resa particolarmente dura da un copioso strato di ghiaia dove le ruote affondano. In compenso un permanente strato di verde arboreo regala un'ombra che lenisce le fatiche. Raggiunta la Malga in 5 km si passa ad un breve tratto a spinta zig-zagando su un vasto strato di prato collinare destinato alle percore. Si continua arrancando per un po' su un sentiero in falsopiano fino ad arrivare alla prima discesa che scorre sulla sinistra in pieno bosco. La destinazione è il rifugio Bertagnolli, ben segnalato. Discesa divertente all'insegna del flow con passaggi stretti e quel pizzico di gravity tanto per gradire. Attenzione nel finale al tratto esposto e alla presenza di escursionisti!





Ricaricate le energia si torna a scalare sempre su forestale: è l'anello ecoturistico delle Piccole Dolomiti, molto frequentato e con panorami suggestivi. In realta la parte più sorprendente inizia una volta raggiunto il bivio con il sentiero Milani che imbocchiamo sulla sinistra (km 13). La strada diventa ora una sottile linea che coraggiosamente si addentra in uno scenario dantesco di montagne spaccate dalle frane, e di guglie con le punte verso il cielo. Anche qui presenza di tratti esposti ma una relativa larghezza del tracciato e la quasi assenza di pendenze allentano la pericolosità.








Si scorre per un bel tratto in parallelo con la linea di quota tra i 1.550 e 1.600m fino ad arrivare in prossimità di una sella dove fa capolino una casa in costruzione. Aggirando quest'ultima inizia un breve tratto di discesa su sentiero tra i prati. In basso vediamo spuntare il tetto della Malga Frasella, non ci torniamo ma deviamo poco prima sulla destra per imboccare un sentiero che in 2km di falsopiano conduce a Malga Terrazzo (km20).

Finalmente le fatiche sui pedali sono terminate e possiamo goderci una discesa tutta d'un fiato. La cronaca è quella di un trail molto vario e divertente. Ad una prima fase di flow spedito e vivace, segue un tratto di tutt'altro tenore con passaggi strettissimi, placche di roccia dove tirare fuori gli artigli e un paio di passaggi gravity da paura.







Un finale di tornanti in furibonda sequenza ed il campanile di Giazza è li che ci aspetta.

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