Libri - Maglie - Tracce- Attrezzatura

Itinerario mtb tra le malghe del Carega

Un itinerario mtb che si snoda nella natura selvaggia del Mte Carega. Protagoniste sono le malghe che appaiono come avamposti della presenza umana in un'ambientazione primordiale sbalorditiva. La vorticosa discesa finale presenta uno scenario da inferno dantesco con alte rupi rocciose avvinghiate da stretti tornanti dove è un piacere far scorrere le ruote grasse.


Di solito tendiamo a raccontare l'itinerario senza entrare nei particolari dell'avventura, stavolta è necessario premettere che questo giro è stato modificato a causa di un temporale improvviso che ci ha costretti a ridimensionare il piano originale che prevedeva molti più km e dislivello. Tuttavia ne è uscito un giro degno di nota: adatto anche alla stagione invernale.





Anche se il livello tecnico non è proibitivo, resta un percorso con tutte le difficoltà e gli imprevisti che un tracciato naturale può riportare. Da segnalare anche la presenza di tratti esposti: non pericolosi in quanto in piano o leggera salita. I tornanti sono tutti affrontabili con buona tecnica: la nose press aiuta ma non è strettamente necessaria.

Partenza dalla piccola frazione di Giazza, arroccata in un anfratto dove scorre un fragoroso ruscello che scende dalla Val Fraselle. Salita che si impone subito con pendenze al cardiopalma e su fondo sterrato. A placare le fatiche è il senso pace che aleggia in questo luogo dove il tempo scorre senza frenesia. Dopo 2km si abbandona la val Fraselle per salire sinuosamente sulla pendice montuosa. Sono quasi 4 km di strappi e tornanti che conducono a Malga Fraselle. Qui le forze della natura hanno avuto il sopravvento impendendoci di salire ulteriormente: fortunatamente la malga, oltre a costituire un fortunoso riparo è anche al centro di un crocevia che interseca nuovamente la traccia originale.


Un tratto (esposto) in saliscendi che volteggia a sinistra conduce all'altra malga protagonista dell'itinerario: la graziosa Malga Terrazzo gestita dai volontari del CAI. 
Deviamo tutto a destra sul CAI 277, non fatevi ingannare dal sentiero che a sinistra suggerisce per Giazze.
Discesa molto gradevole, con quel gradiente tecnico che non è né troppo né troppo poco. Gli elementi prevalenti sono il flow ed i tornanti che scorrono a fil di roccia e pendio. 








La parte più impegnativa rimane quella finale con sequenze di passaggi stretti da affrontare con decisione.
Arrivati sull'asfalto si può tornare a Giazze tagliando per sentieri.




 

Commenti

Sponsor affiliato

Seguci anche su Facebook!

Seguci anche su Facebook!
Se per qualche strano motivo non hai ancora messo "Mi Piace" sulla nostra pagina...fallo! E' un piccolo grande aiuto per andare avanti nella nostra missione

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *

Post popolari in questo blog

Bici Decathlon: assolutamente sì o assolutamente no?

Sindrome del Piriforme: la bestia nera del ciclista

Lettera aperta al Parco della Lessinia: basta multe alle MTB!