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Morello dal Brigante a Greta Thunberg passando per la cima

Può sembrare strano riuscire a fare un giro stile All Mountain in quello che è un sempre più imponente trail center. Ci siamo riusciti grazie ad un tratto in portage per conquistare la cima più alta del meraviglioso comprensorio montuoso che sovrasta la città culla del Rinascimento.  



pub Questo è ormai il nostro terzo articolo sul Monte Morello: sentieri sempre nuovi e salite alternative a riprova del fatto che l'attività degli appassionati del posto è costante ed intensa. 

Partiamo dall'ampio parcheggio nella zona industriale di Sesto Fiorentino, nell'immediata vicinanza della salita di via delle Cantine direzione Sommaia. Strada con qualche strappo nei primi 8 km poi da Collina diventa un comodo falsopiano con vista panoramica sulla valle dell'Arno in un contorno di uliveti, eredità antica di una tradizione agricola iniziata dai monaci secoli fa.

Abbandoniamo la strada che ha fin qui agevolato l'ascesa per tornare su pendenze ripide e stavolta sterrate in prossimità di Fonte dei Seppi, teatro di scontri tra partigiani e tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Una croce in legno sulla sinistra del parcheggio ricorda quei caduti. Immersi nelle atmosfere della Linea Gotica scaliamo la mulattiera che arranca verso Poggio al Giro (Km 11), punto di partenza (antenna) di numerosi percorsi. Il nostro si chiama Brigante e dopo aver cavalcato il crinale in un primo breve slancio rettilineo scende vorticosamente sul fianco sinistro del colle. Divertente ma un po' artificioso, un pizzico più selvaggio il tratto successivo che prende il nome di "linea Pezzey". L'imbocco è qualche metro più avanti girando a sinistra sulla strada poi subito a destra in una stupenda pineta. Ma ancor più avvincente è l'Intifada con una meravigliosa alternanza di passaggi gravity e rock garden. 






L'ebrezza termina al km 14 in prossimità della graziosa chiesa di Sant'Andrea dove inizia l'asfaltata che volteggia a "8" verso lo snodo attraversato in precedenza. 






Dopo 3km si ritorna su sterrato: inizialmente ruvido e ciottoloso, poi si sgrana a mo' di gravel. Al km 20 torniamo allo "snodo" girando però stavolta in senso opposto verso la cima più alta del Morello: Poggio all' Aia o Terza Cima che sfiora i 1.000m di altitudine con un breve tratto di bici a spinta o caricata in spalla.

Dopo aver goduto della privilegiata vista si scende su un sentiero molto divertente con passaggi vertical ma non troppo e poi su un grazioso falsopiano in senso antiorario per raggiungere l'ingresso delle Pianettole. 

Al bivio teniamo la destra continuando su questo sentiero scassato e tortuoso fatto di continui rilanci e frenate. Segue la "Puppe a Pera" che risulta anche più divertente e giocosa rispetto alla precedente, e con qualche salto artificiale per aggiungere un po' di piccante. Finale scoppiettante sui Rock Garden di Greta Thumberg in un conteso sorprendentemente primordiale per essere a breve raggio dai giganti di cemento dell'area industriale nella quale ritorniamo con un breve ricongiungimento su asfalto.








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