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Monte Finonchio (TN) bunker trail

Dalla cima sormontata dal Rif. Filzi ad arrivare sotto le mura del Castello di Rovereto vi è un intreccio infinito di sentieri che scorrono sulle pendici del Finonchio. Per le ruote grasse la scelta più gettonata è indubbiamente la Tasi Line già trattata in un precedente  articolo. A volte vale la massima latina: "ubi maior minor cessat", ma dopo aver conosciuto alcune alternative di tutto rispetto ci sentiamo di dire che questo rilievo trentino ha molto da offrire anche nei suoi anfratti meno noti.




Difficile è forse dare un titolo a queste tracce: a meno che non si incontri lungo la via qualcosa di emblematico, e l'abbiamo trovato nel finale: una galleria (stoll) della Grande Guerra che osserva dritta sul paese di Noriglio, e da qui l'idea di un  "Bunker trail" sul Finonchio.



Si parte attraversando la città per seguire la valle del torrente Leno che in questa prima fase appare fortemente impattata dalle attività industriali del presente e del passato, ma poi si apre sugli spazi più ampi ed incontaminati della Vallarsa.

Riusciamo ad evitare l'asfalto fino a Noriglio (km 3,5) seguendo una sterrata che si arrampica spiovente sulla valle, poi netta deviazione sulla strada asfaltata su cui si compie gran parte della scalata attraversando frazioni come Cisterna (km 8,5), Moietto (km 10). La lingua d'asfalto termina poco dopo la "Busa dei Canoni", località che prende il nome da una postazioni di artiglieria austroungarica posta a controllo della Val d'Adige all'inizio del secolo scorso.






Se fin qui le pendenze erano state abbastanza graduali e senza strappi, la musica cambia sulla forestale del Finonchio che inizia al km 16. Alle pendenze più accentuate si aggiunge il ridotto grip del fondo in ghiaia ma siamo ormai alle battute finali. Dopo aver superato l'imbocco vertical della Tasi Line si può valutare se affrontare l'ascesa direttissima attraversando i prati: ciclabile se il fondo non è troppo erboso, oppure affrontare il giro largo sempre su forestale.








Dopo la sosta rifocillante al Rifugio inizia la discesa attraversando un po' in freeride i prati per poi imboccare un sentiero all'insegna del gravity fino a Malga Finonchio. Da qui in avanti la discesa si presenta molto variegata: il fondo smosso è una caratteristica quasi costante e servono ottime capacità di controllo. Non mancano altresì passaggi infuocati su rock garden, lastroni di roccia in contropendenza e scorci di flow, il tutto in una meravigliosa ambientazione boschiva incanalata tra pareti di roccia.









Video realizzato da Paolo Pizzini

La lunghissima discesa (5 km abbondanti) si interrompe in località Monteghello, la deviazione in rasalita ci porta ad ammirare i resti storici del bunker, ad attraversarlo ed uscire sul lato opposto. Il sentiero che si presenta all'uscita è stretto e sinuoso e ad un primo tratto ciclabile seguono alcuni brevi passaggi interrotti da scalini o punti franati ma in un attimo si sbuca sulla strada che una volta attraversata riporta sulla sterrata fatta in salita e da qui il ritorno alle atmosfere cittadine. 

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