Esplorazione della Iseo Enduro Area (BS)
Esplorare l'Iseo Enduro Area non è stata solo l'occasione per percorrere divertenti sentieri dedicati alla mtb ma anche per conoscere una realtà positiva dove biker ed altri escursionisti convivono pacificamente con buona pace di chi si ostina a non ritenerlo possibile.
Situata tra la sponda sud del Lago d' Iseo, a ridosso di un'ansa costellata da paludi e torbiere, e la cima del monte Cognolo che svetta come una cuspide piramidale, l'area è attraversata da un reticolo di sentieri e mulattiere che hanno nelle elevate pendenze il comune denominatore.
In tutto si tratta di 5 discese enduro, di cui ve ne proponiamo due. La prima Hellboy: la più naturale e trialistica ed anche la più lunga. L'altra è un ibrido tra Jumanji e Oblivion: due tracciati decisamente più lavorati, stile bike park con tanto di rampe e paraboliche ma con ambientazioni fedeli alla loro nomea e con qualche passaggio ardito.
Le salite, come anticipato, sono all'insegna della scalata verticale, anche se rimangono pedalabili per gambe allenate.
Partenza da Provezze, piccolo paese con chiesa imponente che si affaccia sul lato sud rispetto al rilievo. L'asfalto compare solo nel primo tratto di salita che accompagna alla Madonna del Corno (km 3,5), pittoresco edificio cinquecentesco con panoramica sulle torbiere.
L'ascesa continua su un insidioso ciotolato che serpeggia intorno al fianco della montagna; compare anche il lago in tutto il suo turchese splendore. Una fulminea discesa fa da preludio alla parte più dura della salita (km 4,5). Un single track (senteru) con tratti un po' esposti e pendenze a tratti molto accentuate.
Al km 7 deviazione a gomito all'altezza del Monte Provezze che resta sul fianco sinistro; la pedalata è ora facilitata da un fondo migliore. Dopo 2,5 km si raggiunge il primo traguardo: Monte Cognolo con il suo picco di 672 m ed un tratto finale (ultima decina di metri) che fa arrancare.
Primo assaggio della Hellboy decisamente rovente con un passaggio acrobatico tra radici e terra friabile, poi una cavalcata continua su rocce dalle deliziose traiettorie.
Si sbuca nei pressi del Castello di Provaglio sulla stessa strada che in 1 km riporta alla Madonna del Corno. Stesso copione dell'andata, interrotto qualche metro prima deviando sulla destra con salita a chiocciola sulla cima di un dosso da cui parte la Jumanji. Incipit stile pump track con rilanci e qualche gustoso salto. Poi tratto selvaggio con passaggi in ambientazioni da foresta tropicale, sponde artificiali e gran finale con una serie di passaggi da manuale anche gravity.
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