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Red Bull e Rampage sui Monti Berici (VI)

Per come appaiono sulla carta geografica i Monti Berici sono, assieme ai "cugini" euganei poco distanti, una anomalia sulla tabula pianeggiante della Pianura Padana. Basterebbe la curiosità di scoprire questa inconsueta presenza di rilievi collinari tra le infinite distese padane per andare alla scoperta di una geologia unica con fenomeni microclimatici e particolari presenze florofaunistiche. 




Se aggiungiamo una sorprende rete sentieristica per amanti dell' enduro (e che enduro !) allora una visita in queste zone è da mettere in programma soprattutto in bassa stagione.

I nomi delle discese possono sembrare altisonanti, ma possiamo garantire che anche per i più scatenati le aspettative non andranno deluse: Red Bull, Rampage, intervallate da sentieri all mounatin come Giostra di Barbarano e Serpe. 




Partiamo da Barbarano con i piedi ancorati alla pianura per andare alla scoperta di questi colli emersi milioni di anni fa dal fondale marino. Nelle grigie giornate di nebbia quest'area collinare sembra tornare nella sua originaria forma di isola in mezzo al mare che le apparteneva qualche era geologica addietro.



Inebriati da questo romanticismo geologico iniziamo una scalata serpeggiando sulla SP19 che avvinghia la dorsale berica. La abbandoniamo dopo 4km volteggiando in direzione della cima della Scudelletta con una vistosa antenna che ingloba una chiesa.  



Dal km 5 parte la prima discesa: superato un cucuzzolo si scende rapidamente tra tornanti stretti e guida piacevolmente flow scorrendo tra un fiabesco sottofondo di pungitopo. Più tecnica la seconda metà della discesa che si imbocca all'altezza di un uliveto: gradoni e tornanti stretti la fanno da padrona su questo sentiero (detto delle Tombe) che prende il nome da una antica necropoli longobarda con insegne rupestri.




Dal km 7,5 riprende la salita e lo fa duramente: con due tratti ripidissimi su asfalto prima e sul famigerato "cementone" che arriva fino al parcheggio. Meno affannosa la salita che dall'incrocio (km 10) sale da Contrà Chimento. Si gira a destra su cementata per risalire una china nell'ultimo km prima della discesa: è una Rampage allungata con il grazioso sentiero di San Bernardino tra pozze e pareti biancastere con le spettacolari cave note sin dal tempo dei romani per la famosa "pietra di Vicenza".



La Rampage è un susseguirsi di passaggi tecnici molto impegnativi con fondo roccioso ed irregolare che non molla fino alla fine (km 15). Percorriamo l'unico e breve tratto di pianura per salire affiancando la pittoresca chiesa di Nanto. 


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Una scalata su asfalto ci riporta ad incrociare il sentiero fatto in discesa: stavolta si prosegue lungo un single track a mezzacosta con un uliveto in sponda e al km 21 dopo aver attraversato vari tratti di bosco in falsopiano ci concediamo un giro sulla "Giostra di Barbarano". 



Un aperitivo di quello che ci aspetta dopo aver scalato lo sterrato di Monte Tondo: salita arcigna ma vale veramente la pena giungere sull' apice per godere di una discesa superba. I più curiosi noteranno qua e là sulla vetta alcuni manufatti e trincee in pietra: è un'eredità della Grande Guerra e secondo gli esperti serviva più per le esercitazioni che per una vera e propria funzione di caposaldo.



La Red Bull è veramente un trail strepitoso: lavorato solo dove serve, rock garden da manuale e divertentissimi passaggi guidati con supporto di sponde solo dove serve. Bisogna ammettere che è veramente un lavoro ben fatto ed ottimamente mantenuto, peraltro senza minimante snaturare l'ambiente circostante - chapeau!




Al km 28 si ritorna su strada per completare il giro con l' ultimo km che manca al parcheggio. 


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