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Val d'Astico: la conquista di Forte Campomolon e super discesa

Dalla fredda Val d'Astico alle alture soleggiate dell'altopiano dei fiorentini per andare alla scoperta di un forte italiano della Grande Guerra. A questo aggiungiamo una discesa strepitosa in una ambientazione selvaggia per ottenere la perfetta sintesi di un itinerario All Mountain. 



Itinerario MTB che parte dalle ultime sponde montuose del fiume Astico e permette di ammirare quegli altipiani protagonisti, con le loro fortificazioni, del periodo bellico. L'ingresso nel primo conflitto mondiale da parte del nostro paese è avvenuto, di fatto, tra queste montagne che segnavano i confini contesi allo storico nemico asburgico. A marcare la linea del fronte una lunga schiera di forti austriaci (sull'altopiano di Folgaria/Lavarone) ed italiani tra cui "il nostro". La sua non fu una storia felice: rimasto incompiuto allo scoppiare delle ostilità venne danneggiato da una granata austriaca di grosso calibro. Ma il colpo di grazia avvenne nel '16 con la "Spedizione Punitiva" che di fatto ne segnò la caduta. Curiosa la sua struttura a U, la cui funzione non è ancora del tutto chiara: pare servisse per spostare grossi pezzi d'artiglieria su binari al riparo dal tiro. Per vedere tutta la struttura del forte occorre salire in cima a ridosso delle  antenne.


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pubPartiamo da Forni dove si trovano un ampio parcheggio gratuito ed il bar. Dopo una manciata di km sulla provinciale che fiancheggia il corso dell'Astico saliamo a destra su una strada (ex militare) chiusa al traffico per frana: intersecheremo questa lingua di rocce più volte lungo l'ascesa senza particolari problemi.
Al km 7 si entra sulla SP 64 con tanto di cartello di benvenuto a Tonezza del Cimone. Attraversato il paese la strada si inoltra sull'Altopiano dei Fiorentini prendendo il nome di Strada degli Alpini.
Scalando altri 7 km si arriva dritti al parcheggio del Ristorante Chiosco Alpino e da qui non resta che imboccare a sinistra la SP136 dei Fiorentini che porta in pieno altopiano. Da qui si può appagare la sete di panorami fino ai cucuzzoli delle catena del Lagorai e delle  Dolomiti bellunesi e trentine.
Dopo una lieve discesa si passa alla SP 92 in direzione del Rifugio Melegnon. Dall'obbietivo ci separano ancora 300m di dislivello che si compiono su una tranquilla asfaltata che lasciamo solo nell' ultimo miglio che conserva il fondo originario. A questo punto si può scegliere come da traccia di tornare sulla stessa strada per imboccare il sentiero sottostante, oppure avventurarsi dal sentiero che scende a lato del forte. Nelle OSM è il sentiero tratteggiato bianco marrone:

ATTENZIONE però se intraprendete questo percorso dovete essere almeno in 3 per fare il passa-bici su una scalinata di ferro che si trova nel punto di immissione con la strada. Inoltre il percorso presenta tratti esposti e non del tutto ciclabili anche se nel complesso si è rivelato divertente.
La discesa vera inizia al km 28. L'inizio è disorientante: una frana ne ha modificato i connotati rendendo i primi 50m non ciclabili, quasi irriconoscibili. La pazienza premierà con un funambolico trail molto flow e dalla guida fantasiosa con rimbalzi su sponde naturali. 










Dopo 2,5 km si attraversa un rio secco e si paga l'ultimo pegno di salita con 160 m di mulattiera a tratti arcigna.
La discesa continua diventando progressivamente più scassata ed è interrotta da un corto tratto di risalita che riporta all'altezza del chiosco già affiancato all'andata. Da qui in avanti (km 34) inizia la parte più avventurosa in tutti i sensi: orientamento e impegno tecnico. Tra vertical, gradoni, tornanti stretti e smosso il trail non molla mai e con la stanchezza ormai accumulata diventa piacevolmente massacrante.



Si arriva nel letto di un torrente secchissimo e si riprende su sentiero dopo un breve tratto di mulattiera. Sulla destra ben visibile una scalinata in pietra: siamo ai titoli di coda ma il fondo pietroso rende la bici difficile da domare. Al km 37,5 appaiono i primi segni di un ritorno alla civiltà con le case di Valpegara. Non resta che indirizzarsi sulla SP che riporterà al punto di partenza in pochi minuti di leggera discesa.  






  

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