Romagna freeride: Frana Trail e Chiardovo

Romagna terra aspra e dai sapori genuini: una verità che si rispecchia anche nella sua varietà di percorsi mtb adatta agli appetiti forti.

Questo itinerario propone un'abbinata di percorsi che si svolge sul crinale che fiancheggia la sponda orografica sinistra del fiume Savio. 

Partenza dal cimitero di San Piero in Bagno a cui si approda dalla Superstrada E45. La pittoresca conformazione urbana di questo piccolo centro merita senza dubbio un "excursus turistico". Pur situato in territorio romagnolo ha ricevuto un forte influsso dalla secolare dominazione fiorentina. Ne sono un esempio i palazzi signorili dell'epoca rinascimentale ed anche le architetture più moderne di fine ottocento come la Chiesa parrocchiale e l'imponente cimitero dalle mura in pietra locale sono opera di architetti fiorentini. Ariosa ed avvolta da atmosfere di tempi perduti è la piazza centrale con il favoloso balcone fiorito. Ma la vera chicca sono i ponti settecenteschi che attraversano il Savio ed il Rio.

Archiviato questo preambolo culturale si inizia a scalare la collina seguendo le indicazioni per Paganico dopo aver lasciato alle spalle il centro cittadino. Oltrepassata una zona residenziale il nastro asfaltato prosegue per 4 km per lasciare il posto ad una più rurale mulattiera che si staglia fino al crinale. 

Dopo circa 1,5 km si entra nella zona del crinale interdetta alle macchine da una sbarra. Le pendenze si addolciscono, intervallate da brevi discese. Il panorama fin qui delimitato dall'insenatura valliva ora si estende lungo una lingua di crinale che rivaleggia con le altre mille creste distese sull’orizzonte. La svolta arriva intorno a quota mille in località Poggiaccio al km 11: in lieve discesa sulla destra appare l'imbocco del nostro sentiero. Dopo un primo mezzo km di riscaldamento in mezzo ad un fitto bosco appare all' improvviso la spiegazione dell'appellativo con cui è noto questo trail. La "frana" spunta di punto in bianco con un dirupo situato in una curva a gomito. L'impatto non è solo visivo ma coincide con la parte più tecnica: quella che si conforma alle asperità del crinale. Da affrontare anche un breve passaggio attrezzato di corda: nulla di estremo, solo una sicurezza in più. 

Man mano che si scende ricomincia a spuntare una vegetazione più folta fatta di fitte chiome di querce, faggi e qualche pino marittimo. Le emozioni terminano in corrispondenza dell'attraversamento di un rio, e da qui in breve si risale alla volta della rinascimentale chiesa di Sant'Eufemia abitata dai frati.

Ci aspetta un'ascesa a spirale lunga e piuttosto impegnativa se non altro per il fondo sterrato. In un'ora abbondante e di buon passo si ritorna a respirare l'aria del crinale e portarsi sull'imbocco della Chiardovo Freeride ritornando per un breve tratto sui nostri passi.

Discesa decisamente elettrizzante da non confondersi con la parallela Chiardovo (normale). Per i parametri delle Romagna è quanto di più flow si possa trovare in zona. Si tratta di un single track molto fisico con traiettorie fantasiose, sporadici rock garden e tratti ripidi. Decisamente suggestivo il passaggio vorticoso intorno ad un massiccio di arenaria.

Si sbuca intorno ad un caseggiato e da qui seguendo la mulattiera è questione di pochi metri arrivare alla strada asfaltata che scorrendo parallela al viadotto della E45 attraversa Bagno di R. e San Piero.

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