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Funamboliche discese a Piazzatorre (BG)

Situato nel cuore della Val Brembana, questo percorso MTB offre due elettrizzanti discese sulle pendici del Monte Sole: un'altura che divide Piazzatorre da Piazza Brembana. 



La località sta dimostrando una sempre più elevata propensione per la MTB/E-MTB con una vasta offerta di sentieri naturali (come quelli scelti qui) ed un bike park in espansione di cui avevamo parlato in un precedente articolo (Val Brembana dalle creste orobiche al ritorno alle radici).  

Una nuovissima mulattiera è appena stata spianata per collegare Piazza Brembana con la cima di Monte Sole. Tuttavia le pendenze per chi la affronta con la bici muscolare (full in particolare) e magari sotto un solo pugnace è veramente un inferno. Chi non gode dell'ausilio elettrico può comunque beneficiare della funivia di Piazzatorre o di Piazzo (dove c'è il bike park).



Partiamo dall'inizio con una dura ma breve salita che ci porta sopra Piazzolo. L'ascesa è su fondo scassato ma pedalabile, sono in tutto 2,5 km di immersione in un favoloso bosco. La discesa parte intorno a quota 1.000m all'altezza dell'avvallamento di un ruscello. Non è particolarmente lunga ma anche in questo caso si tratta più di un fatto di intensità. La prima serie di tornanti è un vortice di adrenalina con passaggi stretti e tecnici ed un fondo che alterna flow e passaggi su roccia e radici. La seconda metà inizia da un caseggiato bianco e scorre in una umidissima valle attraversata da un ruscello che ci accompagna fino a Piazzola.


Inizia ora la parte più "turistica" del percorso con l'attraversamento della valle su strada statale fino a Piazza Brembana (km 11). Superato questo centro montano si volta verso la Valnegra e poi da Moio de' Calvi si sale, finché dura, su comodo asfalto. L'inizio dello sterrato segna anche la fase più critica della salita (km 14). Il fondo oltre ad essere particolarmente pendente è reso ancor più difficoltoso dallo scarso grip offerto da sabbia e ghiaia mal deposta (cose che capitano sulle strade nuove). 






Al km 18 si arriva finalmente all'inizio della discesa: mettiamoci alle spalle il travaglio fin qui compiuto perché il CAI 122 (km 18) è un trail da godere fino in fondo! Perfettamente mantenuto e curato, scorre serpeggiando tra gli alto fusti di una pineta freschissima e dal sapore primordiale. La guida è molto fisica, e la reattività è stimolata da un fondo sdrucciolevole e traiettorie angolate. 



Non è finita. Da Piazzolo (km 20), dopo aver approfittato di qualche bibita nell'unico bar/ristorante, si sale sulla erta cementata che riporta ad intersecare la salita fatta all'andata (km 23 - inizio discesa finale). Sono gli ultimi fuochi d'artificio del giro ed hanno l'aspetto di discese vertical, tornanti stretti e rock garden piuttosto infuocati.  


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