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Monte Guglielmo (BS): il fantastico sentiero dell'uccellatore

Percorso mtb sulla sponda bresciana del lago d'Iseo con scalata sulla più alta vetta del comprensorio sebino: il Monte Guglielmo, con i bresciani chiamatelo Gölem, che arriva a sfiorare il tetto dei 2.000 m. 




 
C'è più di un protagonista in questo itinerario che sembra uscito da un racconto di fiabe. Il primo in ordine di apparizione è appunto il lago il cui particolare profilo sinuoso si delinea con sfondo blu dalla pianura e si estende a nord fino allo sbocco della Val Camonica da cui è alimentato grazie al fiume Oglio. 
Andiamo con ordine scoprendo gli altri protagonisti. Partendo dal parcheggio di Zone, in quota alto collinare e con alcune particolari formazioni erosive dette Piramidi, osservabili anche dalla strada.


Salita che si può dividere in due fasi: quella dei primi 4 km nel bosco particolarmente gradevole per il refrigerio ombroso, e quella successiva d'alta quota con autentiche atmosfere prealpine dominate o dal verde dei pascoli o da aree spoglie di vegetazione.
In questa ascesa il profilo maestoso del massiccio montuoso si svela a poco a poco come in un racconto dove alla fine il vero volto del protagonista viene fuori. Il connotato di questo volto emerge nell'ultima fase, che è anche la più critica dal punto di vista fisico. 






Sulla cima appare la sagoma del Monumento del Redentore (eretto all'inizio del XX sec) dai colori resi sgargianti dai mosaici che lo decorano. 

Intorno al km 12 inizia la passione: una vera Via Crucis su una ripidissima cementata, affrontabile nella sua interezza solo per chi è ben allenato o beneficia di spinta elettrica. 
La sosta al Rifugio Almici non può essere rimandata e dopo aver recuperato le energie si riparte per l'ultimo temerario assalto alla vetta: sono pochi metri di dislivello ma richiedono grinta. Con  l'edificio religioso alle spalle la traccia prosegue sul sentiero delle creste: sia chiaro, è solo una variante panoramica, dal punto di vista enduristico davvero poco gusto e tanta fatica. Se non ammaliati dalla voglia di spaziare con la vista potete tranquillamente ricongiungervi alla traccia ripassando al rifugio.






pub La discesa dell' Uccellatore è lunghissima, intervallata da tratti di risalita e falsopiano, ma nel complesso decisamente piacevole. E' quel mix di stili di guida e ambientazioni che solo i veri trail di rango sanno regalare. La prima parte è tipica alta montagna: sentieri rocciosi con pietraie anche smosse ma senza eccessi. Dopo una serie di vorticosi tornanti che specchiano sul lago si entra in un profondo bosco con un elettrizzante fondo flow dal grip eccezionale.   








Negli ultimi 4 km si tornano ad intersecare le strade fatte in salita, cercando però le alternative sentieristiche che permettono di tornare al punto di partenza mantenendo un buon livello di discesa.

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