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Vergato (BO) Pura avventura sull'appennino bolognese

Itinerario decisamente sopra le righe per senso dell'avventura. I luoghi remoti dell' Appennino Bolognese sono scrigni che contengono una bellezza nascosta, sorprendente e che richiede una certa dose di audacia per chi decide di esplorarli.





Questa traccia ha il pregio di unire due discese classiche del panorama enduristico bolognese (Torcole e Black Scorpion) con un tratto finale più esclusivo (Monte Radicchio-CAI 134). 
Un motivo di questa esclusività, ed è bene sottolinearlo anche come avvertenza, è una certa esposizione in alcuni punti che sicuramente non sarà apprezzata da chi soffre di vertigini. Da segnalare anche alcuni passaggi su roccia in contropendenza da fare con un certo polso.

Partenza da Tabina, frazione della poco distante Vergato. Storicamente ci troviamo in piena Linea Gotica: Marzabotto ed il suo drammatico carico di ricordi è adagiata in un lembo poco più a nord. 
L'ambientazione è quella rupestre e selvaggia tipica della Valle del Reno, corrugata da anfratti rocciosi e impressionanti profili a strapiombo. 
Dal parcheggio si può arrivare alla sommità nei due modi indicati nella traccia: uno panoramico e sterrato, l'altro su asfalto. Seguendo questo ordine si affronta una salita che si fa piuttosto intensa sin dalle prime battute: qualche muraglione al 20% seguito da tratti più riposanti. L'asfalto ritorna dopo circa 7 km quando dall'alto si scorge la sottostante chiesa di Rodiano di colore rosso pastello.



Arrivati a Madonna di Rodiano si svolta a destra ritrovando lo sterrato lungo la strada che taglia il crinale. Dopo quasi 2km di saliscendi (dove è meglio avere già indossate le protezioni) dal km 10 parte sulla destra il famigerato trail Torcole. L'invito è decisamente gravity su una placca rocciosa scassata dall'erosione dell'acqua. I passaggi su gradoni si possono fare sia in salto che copiandoli: in ogni caso serve massima destrezza per controllare una bici che diventa un cavallo imbizzarrito. Dalla scabra collina si passa alla fitta vegetazione di un forra: il sentiero scorre a fianco di un ruscello ridotto a melmoso acquitrino e alcuni passaggi ricordano le foreste pluviali di altri continenti. 








Al km 12 ci aspetta una dura ma breve risalita di ricongiungimento (mezzo km) verso il Black Scorpion: altra classicissima dell' enduro felsineo. 
Discesa fulminea lungo un crinale roccioso con vista mozzafiato sulla valle del Reno. Attenzione al passaggio finale decisamente verticale e mietitore di clamorosi scivoloni.





Ora ci attende l'inesorabile salita su asfalto che volteggiando ci riporta a Rodiano e di nuovo sul crinale. Ritornati al punto dove avevamo imboccato le Torcole si prosegue ancora per un bel tratto sul sentiero rialzato a sinistra cingendo il fianco settentrionale di Monte Radicchio. Si tratta di un estenuante saliscendi con qualche strappo con sovrapproduzione di acido lattico, ma le fatiche saranno ripagate quando intorno al km 23 prenderà forma una discesa decisamente selvaggia con passaggi mozzafiato sui crepacci. 






Gli ultimi 3 km richiedono una certa capacità di improvvisazione e destrezza alla guida: c'è veramente l'elenco completo di tutto quello che un biker affronta mediamente in una vita riassunto in poche centinaia di metri di dislivello.
Ultimo km e mezzo meritatamente rilassante su forestale e asfalto per tornare dove tutto è iniziato. 



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