Libri - Maglie - Tracce- Attrezzatura

Calafuria (LI) l' enduro del litorale livornese

Itinerario dai forti contrasti quello scoperto a ridosso della periferia sud della brulicante Livorno. I contorni squadrati di una città dall'ipertrofico sviluppo urbano appariranno solo in una rassicurante prospettiva  dall'alto e nelle quiete di una macchia mediterranea che ha conservato una certa primordialità. 

La traccia collega la costa (partendo da Antignano) con le principali colline sopra Montenero, contrassegnate da vistosi ripetitori. Il dislivello può sembrare molto contenuto ma la fatica a fine giro per una muscolare è assicurato.

I trail sono molto divertenti, la loro qualità è garantita dall'appartenenza al circuito TES (Toscana Enduro Series), e non può mancare un sentito ringraziamento agli appassionati locali (in particolare il gruppo Mushroom Riders per la condivisione delle tracce) per la cura e la promozione del territorio.

Se da un lato non si può parlare di "trail mondiali" ai livelli di Punta Ala o Massa Marittima, dall'altro bisogna ammettere la piacevole scoperta di sentieri mai banali e di varie attrattive che ci hanno incuriosito lungo l'ascesa.



Una di queste è senza dubbio l'imponente massa granitica del Mausoleo di Costanzo Ciano. La sua forma squadrata inizia a fare capolino fin dai primi tornanti. Dopo 6 km della strada provinciale per Montenero (seguire via Tirreno scavallata la ferrovia) si devia nettamente a destra su fondo ciottolato. 



All'altezza del primo tornante appare questa opera misconosciuta dalla segnaletica stradale. Il suo fardello storico non le ha permesso di arrivare dignitosamente fino ai giorni nostri: si tratta infatti di un'opera che doveva immortalare i resti del gerarca fascista Costanzo Ciano, aristocratico toscano e padre del ministro degli esteri fascista Galeazzo Ciano (genero di Mussolini). I lavori per l'edificio sono iniziati nel '39: fu l'anno che segnò la fine della parabola terrena di Ciano Senior. Nonostante lo scarso tempismo che vide la sua morte a pochi mesi dall'entrata in guerra dell' Italia l'opera venne realizzata, almeno nel basamento, a tempo di record. La fortuna del monumento andò di pari passo con le sorti della guerra e con la caduta del fascismo addio sogni di immortalità e progetti faraonici di littori, giganteschi fari e statue. Oggi l'opera è preda degli sbandati, e in passato fu utilizzata per le esercitazioni dei parà. I vari progetti di riqualificazione giacciono tuttora nel cassetto.



Continuando a salire si intercettano le mura dell'enorme complesso in cui è situato il Collegio Americano. Si ritorna su asfalto ed in breve si entra a Montenero (km 8) dove ammirare l'incantevole santuario della Maria delle Grazie (XVII sec.) che perimetra la piazza centrale.




Con il pittoresco paesino alle spalle ci si inerpica su una rampa che sembra falciare i polpacci. Lo sforzo si protrae per meno di un km e si arriva sulla strada per Castellaccio. Senza attraversare il paese si sale sulla forestale che entra nel grazioso parco. Dopo un breve tratto di discesa su mulattiera si devia nettamente a destra imboccando un trail molto fisico e nervoso. Pur nella sua brevità risulta molto sollecitante e vivace.



Risalita uggiosa nella prima metà su fondo naturale e poi di nuovo asfalto per tornare alla volta di Castellaccio.

Superati alcuni ristori si devia sulla sinistra all'altezza di una sterrata che scorre lungo il crinale pezzato da campi coltivati e macchia boschiva. La discesa inizia al km 12 (all'altezza di un B&B) in un tratto sassoso che è l'incipit comune a tutti i trail che digradano verso il mare. Seguiamo la traccia che scorre a sinistra dove ci aspettano i trail: Barreto, Storta ed il funambolico Canyon che sbuca all'estremità di una cava dismessa (km 16,5). Un bel misto di flow, tratti scassati e tornanti da sballo.





Ora siamo costretti ad affrontare un ricongiungimento sulla trafficatissima statale per Grosseto. Ma è solo 1km o poco più e si trova la comunale per Montenero che riporta a Castellaccio su asfalto. Da qui si ripete una parte del copione fino al km 22 dove si devia stavolta a destra. Le nuove protagoniste sono la discesa Frassini e la Giostra di Natale caratterizzate da un fondo molto roccioso e di spiccato livello tecnico. Si sbuca dal fitto manto vegetativo per ripiombare sul traffico della grande arteria e ritornare ad Antignano seguendo le indicazioni stradali. 




Puoi scaricare gratuitamente la traccia cliccando QUI
Però prima...

Puoi sostenere questo blog in vari modi ed aiutarci ad andare avanti promuovendo la nostra missione di far conoscere territori attraverso la MTB!

- mettendo “mi piace” sulla pagina FB enduro senza fretta, aderendo ai gruppi FB TRACCE GPS e MTB in Trincea.

- acquistando attraverso i banner dei nostri partner affiliati che trovi nelle pagine del blog e negli shop on line della nostra pagina FB. Nessun addebito su quanto acquistato: saranno i nostri partner (Decathlon-Ekoi-Nencini-Alltricks) a riconoscerci una percentuale sul venduto!

- acquistando i nostri libri che trovi esposti a lato delle pagine del blog

- sponsorizzandoci: basta una donazione e metteremo il nome della tua attività nelle pagine del blog (contatta il gestore alla mail raffganz@yahoo.it

- con una donazione PAYPAL al link paypal.me/endurosenzafretta …d’altra parte non lo offriresti un caffè a chi ti prepara un itinerario ?




pub



Commenti

Sponsor affiliato

Seguci anche su Facebook!

Seguci anche su Facebook!
Se per qualche strano motivo non hai ancora messo "Mi Piace" sulla nostra pagina...fallo! E' un piccolo grande aiuto per andare avanti nella nostra missione

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *

Post popolari in questo blog

Bici Decathlon: assolutamente sì o assolutamente no?

Sindrome del Piriforme: la bestia nera del ciclista

Lettera aperta al Parco della Lessinia: basta multe alle MTB!