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Passo del Giogo (FI) in mtb nel cuore della Linea Gotica in toscana

Itinerario breve ma decisamente intenso, ricco di suggestioni storiche ma non solo: la discesa è di quelle che non si scordano. 

Passo del Giogo MTB


Passo del Giogo è uno spartiacque tra Toscana ed Emilia: con lo sguardo puntato verso le distese caliginose della Pianura Padana è facile individuare i contorni metropolitani del capoluogo emiliano. Ed è proprio verso "la città delle due torri" che il Generale statunitense Mark W. Clark puntava il suo cannocchiale nel settembre del '44. Con lo sfondamento di questo valico che sale  dalle aspre colline del Mugello gli Alleati sognavano di liberare Bologna nel Natale di quell'anno. Speranza che malgrado i sanguinosi scontri e l'esito vittorioso non si concretizzerà a causa del ripiegamento tedesco su un altro punto cardine della difesa teutonica: la linea che scorre tra Monte Belvedere e Monte delle Riva a cavallo tra appennino modenese e bolognese. 

Partendo dal parcheggio a ridosso dell' Osteria Omomorto si inizia a salire sull' asfalto della SP 503 in direzione Passo del Giogo. Poco sotto, in direzione opposta, si trova il museo della Linea Gotica



Dopo 2,5 km si incrocia un monumento commemorativo eretto su un macigno: è il punto che si trova a metà tra le cime di Monticelli e Monte Altuzzo, ovvero i due punti più infuocati dello scacchiere. 

Ad inizio settembre questi ondulati rilievi vennero travolti dalle esplosioni delle bombe sganciate dai bombardieri B52, seguiti da un intenso fuoco di sbarramento dell'artiglieria ed infine l'ingaggio diretto della fanteria contro le postazioni trincerate dei germanici. Lo scontro durò quasi una settimana con i morti che si contavano a centinaia da entrambi gli schieramenti. Gli alleati ebbero la meglio grazie alla preponderante potenza di fuoco ma i tedeschi ripiegarono tatticamente sul settore appenninico emiliano e lo scontro decisivo fu rimandato anche per le difficoltà imposte dal sopraggiungente inverno.



Noi continuiamo a caracollare sul nastro d'asfalto per ancora 1km poi imbocchiamo la deviazione sulla carrareccia a sinistra per iniziare l'immersione nella storia. Come raccontano i pannelli didattici la Linea Gotica è un groviglio di trincee, camminamenti, postazioni camuffate. Le sue tracce affiorano sparpagliate e poco appariscenti: lo si deve al fatto che i suoi occupanti sfruttarono al meglio la morfologia del terreno, impiantando qualche rinforzo di ferro o cemento solo se strettamente necessario. Le loro formidabili mitragliatrici automatiche unite all'esperienza dei veterani costrinsero le forze alleate ad affrontare il più virulento scontro da quando misero piede sulla penisola.



Al km 4, dopo una breve ma durissima salita, si sbuca finalmente sulla piana di Passo del Giogo con il bar locanda brulicante di centauri. L'esplorazione storica continua visitando alcuni appostamenti ricostruiti dalle associazioni di volontari e appassionati di rievocazioni storiche. 



In poche centinaia di metri di sterrato si arriva al sentiero che sulla destra affianca il letto di un ruscello. Il percorso fa parte del circuito sorgenti di Firenze, un vecchio segnavia degli anni '90 lo sconsiglia alle mtb, ma erano altri tempi. In ogni caso massima attenzione e cortesia verso gli altri avventori. 

Il trail è un sublime scorrere tra passaggi rocciosi e curve strette da affrontare con tecnica affinata. La più divertente è la parte iniziale tra piccoli canyon che formano sponde naturali.



Presenza di un breve tratto esposto con un passaggio da fare a piedi per non rischiare (ma sono davvero tre passi contati). Finale si single track allargato e scrosciante torrente. 





Dopo quasi 4 km di fiammante discesa si torna a poggiare le ruote sull'asfalto di Via Grezzano. Al quadrivio tenere dritto in corrispondenza di un impianto di potabilizzazione. Non resta che assumere la conformazione per le grandi scalate fino a tornare al punto di partenza.

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