All Mountain intorno alla Pietra di Bismantova (RE)

Quando le nebbie avvolgono le foraggere di Bismantova la famosa rupe sembra avere i contorni di una nave che ne solca il bianco velluto. Non meno suggestiva è l'immagine della Pietra che si staglia con le sue spioventi balze rocciose nelle limpide giornate quando il cubico macigno si vede spuntare in mezzo alle ondulate creste dell' Appennino reggiano.

La forza di suggestione che imprime questo monumento naturale viene da lontano, quando ancora questo angolo di terra montana si trovava in fondo al mare. L'orogenesi e l'erosione hanno fatto il resto creando un paradiso per arrampicatori. Chi invece vi ha visto l'immagine del Purgatorio è stato un poeta fiorentino in cerca di ispirazioni da queste parti circa 700 anni fa.

Noi appassionati di ruote grasse possiamo portare a casa un bell'itinerario All Mountain con due discese di cui una straordinariamente avvincente. 

Partenza dalla piccola località industriale di Gatta, sulle sponde del fiume Secchia che taglia in due questo percorso da effettuare in senso orario.

Dopo un breve tratto pianeggiante che costeggia il corso d'acqua si sale alla volta Poiano (km 5) rimanendo su asfalto fino a Villa Sologno (km 10) in una zona geologicamente famosa per i gessi triassici. Abbandoniamo le atmosfere novecentesche di queste frazioni dove aleggia ancora un intenso odore del fieno e continuiamo a salire su uno sterrato piuttosto inclemente che vesserò le gambe per circa 1 km.

All'inizio della discesa (km 11,5) occorrerà prestare molta attenzione all'imbocco del single track che potrebbe non balzare subito all'occhio. Il trail è un vorticare incredibile tra sponde naturali e qualche passaggio più costruito ma sempre armonico con la morfologia del terreno. Un fondo prevalentemente flow ma su cui spuntano rock garden da pelle d'oca. Continui cambi di traiettoria e passaggi stretti tra vegetazione e rocce riempiono di adrenalina ogni metro di questo favoloso sentiero immerso nel bosco. E' consigliabile affrontarlo nella stagione secca: il fitto strato arboreo rende l'asciugatura molto lenta ed è probabile dover lottare con la scivolosità.

Al km 14, in prossimità di alcuni secolari castagni, si ritorna sul Secchia per valicare l'altra sponda e salire, di nuovo su asfalto, verso la Pietra. Dopo aver messo alle spalle una serie di frazioni si volta, all'altezza di Carnola su uno sterrato decisamente selvaggio con anche un tratto in single track da fare in salita sotto il profilo imperioso e squadrato del massiccio. 

L'ascesa termina intorno al km 18 in prossimità di un bar/ristorante, volendo si potrebbe continuare il percorso panoramico intorno o sopra il plateau della pietra.

Girando subito a destra si inizia a scendere verso la valle da cui siamo partiti. Il primo tratto di discesa è piuttosto blando: un tratturo che scende inframezzandosi tra campi coltivati a erba medica. Intersecata la strada si torna lievemente a salire per un altro km e all'altezza di Maro inizia la divertente discesa conclusiva. Il trail inizia dopo l'ultima casa di questo piccolo agglomerato: per gentilezza non attraversiamo la casa ma la circuiamo sul fianco destro. E' un trail molto grezzo con passaggi su rocce e sassi smossi che richiedono buone capacità di controllo nella prima parte. Più fluida invece la parte finale.