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Vergato (BO) tra Linea Gotica e trail da urlo

Un favoloso mix tra enduro e storia, di quelli che già abbiamo avuto modo di apprezzare alle latitudini bolognesi. Lo troviamo in prossimità di Vergato nella famosa zona delle cascate del Labante.




Meta gettonatissima anche tra gli appassionati mtb, avvolta da una lussureggiante vegetazione spuntano perle naturalistiche monumentali come le Cascate del Labante nella frazione di San Cristoforo: perla di un contesto ambientale primordiale. Per la percorribilità dei sentieri un ringraziamento va agli appassionati del posto



Il capitolo storico riguarda le trincee della Linea Gotica ('44-'45): sul Monte Castellana tra strati di humus sempre più spessi si delineano le cavità che ospitavano le strutture difensive allestite dall'esercito del III Reich, la cui capitolazione era questione di giorni.








Data la modesta altitudine delle colline il giro che se ne può trarre è un quartetto di vario livello di difficoltà che richiede buone capacità soprattutto nelle discese Bissio e Tane. Il dislivello appare modesto, ma è una realtà fatta di salite trita gambe e un fondo non accomodante.








L'itinerario parte dalla frazione di San Cristoforo (cascate) per poi salire tra campi e case abbandonate: non sempre la traccia risulta di facile individuazione.
La discesa parte tra i solchi delle trincee e presenta linee molto nervose e con pendenze che scendono repentinamente. 

Da San Cristoforo si prende la asfaltata laterale al parcheggio delle cascate e si sale brevemente per raggiungere la cima del monte Valbura ed imboccare il trail Acquadolce. Il sentiero è divertente, molto guidato dove spicca una curva vertical da brivido.






Terminata la discesa si risale seguendo una strada bucolica che si inizia a seguire subito dopo essere usciti dal bosco e aver superato il ponte. Molto affascinanti gli scenari appenninici che alternano tratti di rigogliosa campagna a scenari di fenomeni erosivi. Suggestiva anche la presenza di castagni secolari.



 
Le fatiche di questa lunga ascesa che volteggia ad arco ritornando quasi alla partenza hanno come obiettivo il trail delle Tane: epiteto riduttivo vista la reale dimensione delle grotte che andremo ad incrociare. Una favolosa DH naturale con tratti acrobatici mozzafiato il tutto in un suggestionante contesto di affioramenti rocciosi. Ha il solo difetto di finire troppo presto. 





C'è però tempo per doppiare le emozioni con un sentiero altrettanto elettrizzante che è il Bissio. Un trail gemello che scorre parallelamente al precedente e con una parte alta molto suggestiva. Presenta un flow molto fisico con intermezzi tecnici da manuale.
Finale in comune con le ultime due curve delle Tane e ritorno al pacrheggio delle grotte di Labante macinando gli ultimi 150 m di D+ in asfalto.










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