Enduro Etrusco a Monte Bibele (BO)
Monte Bibele è prima di tutto un esempio concreto di valorizzazione del territorio fatto dall'unione di escursionismo e storia. Un promontorio roccioso, che appare esternamente aspro ed inospitale, nasconde invece una sorprendente realtà sentieristica ed una notevole area archeologica ereditata dall'antica presenza etrusca.
L'area da percorrere è oggi un parco archeologico riservato agli escursionisti; sono presenti diversi siti di interesse come necropoli ed insediamenti a cui è stata ridata forma laddove possibile.
Non meno importante è l'opera di chi si è prodigato nel recuperare i tanti sentieri che solcano il promontorio.
Un'attività che permette di conoscere la particolare conformazione geomorfologica del Bibele caratterizzata da imponenti massicci di arenaria appartenente al Gruppo del Bismantova.
Un'attività che permette di conoscere la particolare conformazione geomorfologica del Bibele caratterizzata da imponenti massicci di arenaria appartenente al Gruppo del Bismantova.
Il risultato è una serie di trail che risulterà congeniale agli amanti del gravity e dei ripidoni.
L'area è piuttosto circoscritta e si dovranno compiere diversi giri ad anello. Ad eccezione del ricongiungimento asfaltato su strada provinciale, tutto il resto si svolge su strade sterrate e senza traffico.
Lasciata la macchina nel parcheggio di Bisano si percorre la strada asfaltata per 2,5 km fino a Ca' Corradi dove una sterrata risale passando per Sterlino e poi dopo una breve ma arcigna risalita su sentiero si arriva alla strada forestale che scorre nel parco archeologico (barriera ingresso al km3,5).

Necropoli etrusca, ogni paletto indica un ritrovamento tombale
Necropoli etrusca, ogni paletto indica un ritrovamento tombale
Percorrendo un gradevole crinale dall'insolita vegetazione mediterranea si arriva per sentiero alla cima (poco più di 600 mt slm ma panoramicissima) con qualche breve strappo. Dopo aver attraversato la necropoli etrusca inizia lo Snake Trail: un flow piuttosto tortuoso, utile come warm up.
Dal centro visite (costituito da curiosi edifici moderni con tetto in paglia) si risale sulla sterrata parallela per imboccare il sentiero Freeride che riporta a Sterlino. Una discesa inebriante se siete amanti della Old School: molto istintiva, a tratti brutale, ma comunque eterogenea ed esaltante per la guida. Notevole il passaggio nell'anfratto roccioso.
Dal centro visite (costituito da curiosi edifici moderni con tetto in paglia) si risale sulla sterrata parallela per imboccare il sentiero Freeride che riporta a Sterlino. Una discesa inebriante se siete amanti della Old School: molto istintiva, a tratti brutale, ma comunque eterogenea ed esaltante per la guida. Notevole il passaggio nell'anfratto roccioso.
Ritornati in paese (km 11,5) restano ancora le forze per affrontare un ultimo segmento, forse il più riverito dai bikers locali: La Biondina.
Stavolta rimaniamo sulla destra lanciandoci a capo chino su un Otto Volante fatto di muri di arenaria tanto naturali quanto spettacolari. Imperdibili sono certi passaggi sui crinali rocciosi che dominano la valle dell' Idice.
In tutto abbiamo compiuto 18 km con quasi 1.000 mt di dislivello: breve ma intenso, e qui le gambe chiedono lo stop.

Stavolta rimaniamo sulla destra lanciandoci a capo chino su un Otto Volante fatto di muri di arenaria tanto naturali quanto spettacolari. Imperdibili sono certi passaggi sui crinali rocciosi che dominano la valle dell' Idice.
In tutto abbiamo compiuto 18 km con quasi 1.000 mt di dislivello: breve ma intenso, e qui le gambe chiedono lo stop.
Finale incandescente della Biondina
Insomma un percorso dalle variegate suggestioni, indubbiamente ammaliante per la bellezza paesaggistica e naturalistica, così come è garantita l'adrenalina per i più scatenati. Ma è proprio questa sua particolarità a renderlo esclusivo: potrebbe non piacere a tutti ma a tutti consigliamo di provarlo.
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