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Appiano (BZ) in All Mountain tra laghi, castelli e leggende

Un intrigante percorso MTB tra laghi, castelli e leggende che si aggroviglia sul crinale della verdeggiante collina che divide due valli nel cuore della Val d' Adige, pochi km a sud di Bolzano. Al centro dell' itinerario un castello medioevale i cui ruderi parlano di antiche leggende.


Siamo in una delle zone più blasonate per la produzione del vino, come dimostra il toponimo del comune sparso di Appiano sulla Strada del Vino
Dal parcheggio del Consorzio vitivinicolo di San Michele a due passi dalla stazione si parte salendo su un breve tratto in asfalto che presto lascia il posto al fondo naturale che caratterizza tutte le strade che percorrono questa formazione collinare.   





Attraversati i primi vigneti che cingono le parti più basse della collina si passa nella ben più selvaggia ambientazione della Valle di Primavera. A dispetto del nome il periodo migliore per attraversarlo in bici è l'autunno: nel periodo primaverile la zona è letteralmente presa d'assalto dai camminatori attratti dalle fioriture del sottobosco.
Si attraversa l'agglomerato di Monticolo che costituisce il primo di due giri a 8. Si prosegue sempre su sterrato nel profondo bosco fino a sbucare sulla provinciale asfaltata con vista sul Lago di Caldaro - tutto questo avviene nei primi 10km.





 

Per arrivare al castello bisogna scalare altri 3 km: metà su asfalto metà su sterrato con un breve tratto a spinta sulle rocce.
La fascinazione per le antiche mura medioevali è tanta (Castelchiaro è del XIII sec., tra l'altro si hanno tracce di insediamenti romani e addirittura preistorici) ma anche i panorami non sono da meno: la gemma turchese del lago di Caldaro è sempre l'attrattiva di maggior successo.






La leggenda narra di un ragazzo assetato che bussò al portone del castello per avere un po' d'acqua: il Signore, noto per la sua avarizia, lo allontanò senza nulla dare. La reazione del giovane fu quella di piangere in quantità tale da creare un lago che sommerse tutta la parte bassa della valle compreso il paese ed i possedimenti vinicoli del Signore. Ancora oggi si narra che dal fondo del lago in certe occasioni si odano i rintocchi delle campane del paese sommerso.


Una leggenda, ma con un fondo di verità: il Lago di Caldaro è di origine alluvionale, con un ricambio d'acqua lentissimo ed ha una funzione mitigatrice del clima tanto da rendere quest'area del Sud Tirolo una sorta di lembo mediterraneo.
Dopo una divertente discesa si riprende a salire con obiettivo le prominenti formazioni rocciose dei Denti di Cavallo. 







Siamo al km 15 ed inizia la parte più divertente della discesa dove non mancano passaggi tecnici di media difficoltà.







Con numerosi alti e bassi si ritorna a Monticolo (km 23), stavolta puntando verso i due laghi di origine glaciale: Monticolo Grande e Piccolo le cui acque formano un particolare idilio riflettendo le immagini della corona boschiva.
Si gira per altri 7 km di punti panoramici per ritornare velocemente alle Cantine.








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