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Egna-Neumarkt/ Bankelsteig: un'incredibile discesa a vortice

Un' ambientazione molto particolare sia per il clima che per la morfologia rocciosa: è il Parco Naturale del Monte Corno, il più meridionale dell' Alto Adige e per questo il più contaminato dalle ultime tiepide atmosfere mediterranee. E' questo il teatro di una delle più spettacolari discese MTB del Sud Tirol. 



La graziosa città di Egna/Neumarkt, ad una manciata di km a Sud di Bolzano, fà da antipasto cicloturistico. Fondata dagli antichi romani come stazione di posta sulla Via Claudia Augusta accoglie i visitatori con i suoi bassi porticati ad arco ed i palazzi signorili con i tipici balconi sporgenti.







Non è un giro di poco conto come potrebbe sembrare dal chilometraggio.
La salita è quasi interamente su forestale e si fà a pieni polmoni, a meno che non decidiate di percorrere la strada asfaltata fino a Casignano ed innestarvi sull'ultimo tratto di mulattiera. 
Consigliamo di partire dalla zona industriale a ridosso della stazione ferroviaria dove sono disponibili parcheggi liberi.

Con il campanile di Egna alle spalle iniziamo subito a salire sul fondo della antica via Claudia Augusta incontrando dopo 3 km una calchera, ovvero un antico forno dalla forma cilindrica utilizzato per la cottura della calce. 





Lo strappo più impegnativo inizia al km 4 (la famigerata Salita Kanzel; si abbandona la Via Claudia Augusta) e prosegue per 2,5 km senza tregua. Al km 6,5 le pendenze si fanno più accettabili ma non è che una parentesi prima di un'altra prodigiosa scalata che parte dal km 8 e non molla fino all' ultima serie di tornanti che si conclude quando il contachilometri segna i 12,5 km. 





In tutto sono stati 1.250 mt di ascesa che lasciano qualche impressione sulle gambe ed alimentano la brama di discesa.
I primi 3 km scorrono piuttosto blandi, su larga carrareccia che è soprattutto panoramica, ma lo stravolgimento inizia non appena ci si addentra in una suggestiva forra. Come d'incanto il sentiero scorre sinuoso aggrappandosi alle pareti impervie del fianco della montagna. Alcune sponde naturali scavate dall'acqua sembrano opere d'arte che aspettano solo il passaggio delle ruote grasse per essere completate. Dosando ardimento e freddezza di calcolo quasi tutta la serie di curve e tornanti risulta fattibile ad eccezione di un paio di punti dove non vi è lo spazio fisico per manovrare.





Se volevate un test per misurare la vostra abilità alla guida capirete di essere nel posto giusto: solo chi ha veramente destrezza riuscirà ad infilare quella lunghissima sequenza di tornanti al cardiopalma.
Intorno al km 19 si ritorna sulla Via Claudia Augusta incrociando il percorso dell' andata e scendendo su Egna con qualche divertente taglio. 











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