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5 buone ragioni per passare al GPS

Per chi non ha ancora trovato una buona ragione per passare al navigatore satellitare GPS noi ve ne diamo 5!




A dire il vero non è ben chiaro quali siano le ragioni per cui un buon biker dovrebbe rimanere legato al solo senso d' orientamento ed alle cartine, anche perché passare al GPS non significa necessariamente escludere questi ultimi: il "fiuto" e le cartine continueranno ad avere il loro peso nella buona riuscita di un itinerario.


Il fatto è che la tecnologia GPS comporta vantaggi insostituibili che vanno ben oltre quello che possono offrire gli strumenti tradizionali.
A dire il vero la discussione oggi non è più tra gps e cartine ma tra navigatore gps tipo Garmin e le decine di App che si possono utilizzare con lo smartphone. Prima di entrare in questa diatriba vediamo quali sono le ragioni per cui anche un biker deve affidarsi al satellite. 

                                        LA SICUREZZA 

                                      

Perdersi senza avere idea del punto in cui ci si trova: è un' esperienza con cui tutti dobbiamo fare i conti, ma a volte può degenerare in un dramma. Siete stanchi, affamati, sta venendo buio, il telefono non prende: immaginate di trovarvi davanti ad un bivio e dovete pregare che la sorte sia con voi! Con un navigatore satellitare questi incubi non hanno più ragion d'essere, perché saprete esattamente dove vi trovate. Ma soprattutto: nel malaugurato caso in cui aveste bisogno di chiedere un soccorso, grazie al dispositivo sarete in grado di comunicare ai soccorritori le coordinate esatte del luogo in cui vi trovate.

IL TEMPO

                          


Per un biker non c'è nulla di più prezioso del proprio tempo. Seguire una traccia in real time con la posizione sempre aggiornata significa risparmiare minuti preziosi, talvolta ore. Quante volte vi siete trovati indaffarati per: tirare fuori la cartina, cercare una corrispondenza tra i vari nomi di località, individuare il punto in cui vi trovate, e tutto questo senza la garanzia che le vostre supposizioni siano vere? Vale la pena buttare via un itinerario per colpa di una strada sbagliata, o un errore cartografico che vi ha costretto a faticose risalite ?


CREARE E CONDIVIDERE

Creare un itinerario con gli appositi programmi (BASECAMP, gpsies.com, OKmaps etc) è molto semplice e vi permette di conoscere immediatamente le altimetrie, le distanze, i punti di interesse e le possibili varianti: cose che ad occhio e croce sulla cartina cartacea è ben difficile fare. Ma soprattutto vi è un fattore di condivisione sociale che si crea indirettamente quando si hanno dei file di tracce: sui forum, portali, siti specifici esistono migliaia e migliaia di tracce caricate dagli utenti, una vera e propria rete nella quale potete inserirvi e contribuire!



STORICO DEGLI ITINERARI

                         


Non vi sembra un peccato che tutti gli itinerari che avete fatto non vengano in qualche modo conservati od archiviati: magari per rifarli o per evitare di ripetere certi errori di percorrenza, oppure per suggerirli ad un amico? Creando file gpx e conservandoli in una cartella del PC o su un sito on line, la vostra storia di biker non cadrà nell'oblio, o almeno potrebbe servire di nuovo a voi o ad altri.

Dubbi su costi, utilizzo, modelli da scegliere




Detto questo cosa scegliere: un classico navigatore o lo smartphone? Il nostro personale punto di vista è che potrebbero servire entrambe soprattutto durante un'uscita impegnativa e di lunga durata. C'è il discorso della durata delle batterie, c'è il fatto che le mappe non sono tutte uguali ed è sempre bene averne un ventaglio da cui scegliere e a volte anche la mappa satellitare è di aiuto (vedi nostro tutorial su come caricare le tracce su Google Map). Lo smartphone ha come vantaggio quello di essere correlato al mondo di internet ed ecco per esempio che scaricando la App di TRAILFORKS si possono percorrere in tempo reale tutti i trail inseriti dagli utenti e potete a vostra volta inserire commenti ed aggiornamenti sullo stato dei sentieri. Altre App come quella di Wikiloc permettono di registrare il percorso o seguire la traccia che avete caricato, inoltre un segnale acustico vi avviserà se uscite di traccia. Tutto questo già nella versione free che ha il solo difetto di non avere mappe decenti. Altrettanto valida è la App di ALLTRAILS con mappe osm aggiornate. 
Insomma non vi resta che scegliere ricordando che più strumenti si hanno e meglio potrete pianificare i vostri percorsi e contribuire a far crescere la comunità degli appassionati mtb.








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