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All Mountain intorno alla diga de Vajont

Una valle incastonata a ridosso del Piave, un lembo di terra friulana che si affaccia sul Veneto: natura incantata, luoghi carichi di storia, quella della Grande Guerra che vide un giovane ufficiale tedesco di nome Erwin Rommel avanzare fulmineamente lungo la linea del Piave.








In epoca moderna una tragedia altrettanto drammatica ha ferito questa terra. Nella logica distruttiva della guerra la morte di altri uomini è un fatto indeclinabile. Quello che invece non ti aspetti è che effetti altrettanto letali avvengano in tempi di pace e di ideali di progresso.
 

 
Itinerari Friuli




La diga del Vajont fu un progetto nato sull'onda del boom industriale degli anni '50. Per un paese sempre più brulicante di industrie l'energia idroelettrica sembrava la miglior forma di approvvigionamento energetico, e probabilmente lo era: non inquinava ed era disponibile sul territorio. Forse le ambizioni hanno spinto troppo oltre ed hanno portato a creare un'opera faraonica per dimostrare al mondo di cosa era capace la nostra nascente potenza economica. Ma la natura non sempre si concede a queste brame e a modo suo ristabilisce un equilibrio.



Strade di Erto




Targa commemorativa
                            



Per le strade di Erto e Casso


La valle dove si adagiava l'invaso è ora un ammasso di terra a ridosso dell' arco di cemento. Il lato sinistro della valle, quello del famigerato Monte Toc, mostra la sua enorme ferita che appare in tutta la sua cruda bianchezza.


                               



Parcheggiamo in zona fiera a Longarone, primi 5 km con le ruote in Veneto e dopo la fuoriuscita dal tunnel è già Friuli. Dalla visuale offerta sin dai primi tornanti si può notare come nel paese colpito dalla furia degli elementi non vi sia un solo edificio più vecchio della data della tragedia.


Con il colosso di cemento alle spalle proseguiamo per un tratto turistico tutto su asfalto compreso il dislivello negativo di circa 200m in tutto: lo scenario a 360° sulla vastità della frana e le impressionanti gole che si aprono sui fianchi della montagna ripagano abbondantemente il sacrificio sul bitume.
Dopo aver attraversato il torrente Vajont ed il Tuora su uno spettacolare ponte si prosegue attraversando San Martino puntando su Erto. Merita di essere ammirata la Chiesa di San Martino, o meglio la sua ricostruzione in metallo dopo che l' onda di ritorno l'ha letteralmente strappata dalle fondamenta secolari (XIV secolo). All'interno sono incisi i nomi delle vittime della tragedia.

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Approdati ad Erto (km 18) sarebbe un peccato non attraversare le stradine storiche dove il tempo sembra essersi fermato in un'era primordiale. Riposate le gambe si riparte per una discreta risalita al cospetto delle brulle creste delle Dolomiti Friulane. Interrompiamo l'ascesa al km 20 (Troi dal Sciarbon), o meglio continuiamo a salire ma per un breve tratto a spinta non pedalabile.






Segue un onirico tratto pensile in falsopiano che costeggia il fianco della montagna intervallato da qualche fulminea risalita. Al km 22 si inizia finalmente a volteggiare verso valle tra scenari infernali di frane tutt'altro che stabilizzate e tratti ammantati dal bosco fino a sbucare a Casso. Sono presenti numerosi tratti esposti, non pericolosi ma neanche indifferenti per chi fosse impressionabile.

+





Finora il tracciato si è dimostrato divertente ma più per la particolarità del contesto che per il grado di difficoltà. A risvegliare gli istinti enduro ci penserà quest'ultimo tratto che riporta sulle rive del Piave: tratti veloci intervallati da tratti tecnici con un rock garden da brivido riporteranno in alto il livello discesistico di questo indimenticabile itinerario.
Rimane poco meno di 1km di asfalto per tornare al parcheggio.

                           


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Commenti

  1. Ciao, da dove scarico la traccia? Grazie!
    Gianni

    RispondiElimina
    Risposte
    1. quì c'è una variante: http://www.themtbbiker.com/valle-del-vajont.html#.V_yyzJN95E4

      Elimina
  2. Ciao Gianni, devi cliccare su Vajont sopra la mappa, ti collega al portale con tutte le tracce: puoi scaricare questa ed altre tracce dopo esserti iscritto

    RispondiElimina

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