Monte Summano: discesa tutto tornanti dalla vetta a Santorso
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Monte Summano è una cima non particolarmente alta incastonata tra le ultime lingue di terra della Pianura Padana ed i massicci montusi delle prealpi venete e trentine. A dispetto della sua modesta elevatura offre una vasta varietà di sentieri che stimolano l'appetito delle ruote grasse.
Uno di questi lo abbiamo affrontato in questo itinerario che comprendeva anche il passaggio sul Monte Novegno
Situato in un contorno ricco di storia e panorami superlativi che vanno dal Carega alle Pale di San Martino passando per Novegno, Pasubio e Monte Maggio e a seguire verso oriente sull'Altopiano di Asiago e del Grappa, Monte Summano e facilmente riconoscibile per la sua imponente croce alta 16m eretta negli anni '20 a memoria dei caduti della Grande Guerra con tanto di una modernista statua del Cristo in acciaio aggiunta negli anni '90.
E' un monte affascinante per la sua natura che si conserva primordiale nonostante si elevi a pochi metri dalle aree industriali pullulanti di capannoni.
Sempre in tema di testimonianze della Grande Guerra possiamo ammirare un'importante eredità tangibile fatta di strade e caverne artificiali oltre all' affascinante presenza di due postazioni circolari per torretta anti-aerea collocate sulla cima.
Anche il passato più remoto ha lasciato le sue tracce scoperte grazie a rinvenimenti in epoca recentissima di oggetti risalenti all'età del Ferro.
Partiamo dall'inizio e lo facciamo dal parcheggio dinanzia alla maestosa villa Rossi in Santorso, appartenuta alla facoltosa famiglia di industriali delle lane vicentine.
Salita che si snoda sulla strada provinciale del Tretto affiancando obsoleti fabbricati d'epoca novecentesca. I primi 10 km scorrono sull'agevole asfalto che, come per il resto del percorso, scorre senza superare il limite del 12% dettato dai regolamenti militari a cui questa strada si è dovuta prestare. Si svolta a destra lasciando alle spalle la cima del Novegno e passando nel villaggio San Gaetano. Da qui alla cima ci separano altri 8 km che scorrono in un piacevole bosco e sul fondo naturale (e in parte cementata) di una bella mulattiera che fende il lato affacciato a valle. Giunti al Santuario del Summano non resta che sobbarcarsi gli ultimi 90 m di D+ con tratti a spinta che si alternano a quelli pedalati fino a raggiungere la sommità (km 18,5).
Lasciamo il panorama montano alle spalle cominciando con quella che si rivelerà la parte più tecnica del percorso. Il ritorno alla Chiesa prevede solo qualche rock garden di riscaldamento. Una rapida risalita porta ad uno spiazzo alla cui estremità sfocia un invitante single track. Qualche passaggio flow e poi una serie diabolica di tagli su fondo roccioso accidentato ed alquanto impegnativo.
Al km 21 si imbocca un sentiero decisamente flow: è l'inizio dell'infinita serie di tornanti che serpeggia in prossimità di località Rovrea. Sono 3 km di contorsioni continue prima su un lato poi sull'altro. Il fondo è prevalentemente flow, l'angolatura angusta richiede buona tecnica senza bisogno di trascendere in doti acrobatiche fuori dal comune.
Le prime case in località Grumello segnano la fine di una discesa nel complesso divertente e che può trasformarsi in un campo scuola per migliorare la tecnica di guida per traiettorie strette.
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Ecco come fare in poche semplici mosse:
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