Week end All Mountain a Levanto (SP)
Levanto, una destinazione un po' d'elite nell'amplissimo ventaglio di offerta di percorsi MTB della Liguria. Non ha infatti subito quell'impronta "commerciale" che attira le grandi masse, ma questo è un appeal per chi apprezza il gusto selvaggio dell'All Mountain.
Abbiamo scelto questa insolita formula "week end" perchè una volta approdati val ben la pena soffermarsi dopo il tramonto: il tempo vola in questo angolo di mar Ligure incastonato tra le aspre colline del Parco delle 5 Terre. La magia del pittoresco borgo medioevale rende piacevole il divagare tra le mura secolari, il palazzo della Loggia con il suo fascino dei tempi perduti, il Castello e la torre dell'Orologio che da angoli opposti fanno capolino sul brulicante centro urbano, ed in mezzo a tutto questo l'incantevole chiesa di Sant'Andrea con la sue pareti zebrate.
Completano il quadro lungomare davvero lungo e focacce in quantità industriali per recuperare le energie.
1° percorso: Monte Piano - Montale
Partiamo con un percorso di ambientazione, ma che non fa sconti nè in salita nè in discesa. Primi 5 km sulla SP 556dir che dalla città si protende verso l'autostrada. La abbandoniamo all'altezza del ponte quando inizia la strada per la frazione di Dosso. L'asfalto è la costante di tutte e tre le salite ma dopo l'innesto il traffico è praticamente inesistente.
Si sale in modo graduale con qualche sporadico strappo fino a raggiungere loc. Foce di Montale (km 7,5): da qui inizia il primo elettrizzante trail in corrispondenza del percorso natura. Curve strettissime ed una guida fisica rendono incandescente questa prima discesa.
Risalita dal km 9,5 che ricalca quella fatta all'andata nel punto dove si abbandona la SP 556dir. Si pedala per altri 4km percorrendo un breve tratto in più di crinale: al km 14,5 giù a destra per un'altra favolosa discesa decisamente selvaggia con fondo abbastanza smosso, passaggi stretti e gravity soprattutto nella prima parte. Finale su una ripida ma insidiosa carrareccia ciottolata che si snoda a zig zag in mezzo agli uliveti.
Entrando nel piccolo agglomerato rurale di Vignana di Sotto si riparte in salita direzione nord per intraprendere un finale molto particolare stile urban enduro che sfocia tra le vecchie mura di Levanto dopo aver attraversato la frazione di Montale e la sua imponente chiesa.
2° percorso Dh Legnaro - Colla di Gritta - Dh Rossini
Stessa salita per i primi 9 km seguendo l'asfaltata dell' Alta via delle 5 terre. In località Bardellone, sotto i cavi dell'elettrodotto, inizia sulla destra un single trail. Attenzione perchè qui è facile sbagliarsi: stare sulla sinistra (verso la casa) se imboccate il primo ingresso, oppure si accede dal secondo ingresso 50 m più avanti.
Sentiero decisamente burbero con il fondo smosso su cui sembra di surfare. Una serie lunghissima di passaggi stretti volteggia sul borgo di Legnaro fino a raggiungerlo (km 15).
Risalita lunga ed uggiosa sulla SP36 per poi deviare sulla SP38 in salita. Immancabile una visita al Santuario di Soviore (km 18), pregevole sintesi di vari stili romanici e rinascimentali, nonché punto di appoggio per escursionisti.
Ancora 1km e si devia in direzione opposta verso le antenne che sovrastano il Monte Crocettola. Con un colpo di reni si arriva all'ingresso del trail Colla di Gritta: con i suoi canyon e le sue curve a serpentina che scorrono sul fianco della collina è semplicemente spettacolare!
Si torna in salita aggirando il bar/ristorante sul lato sinistro dove inizia subito una inclemente salita: la più dura dell'itinerario e che comporta brevi tratti di portage. La conquista del Monte Negro sarà durissima ma ripagante di ogni sforzo per la favolosa vista mara sui golfi delle 5 Terre. Ancora più esaltante sarà la discesa Dh Rossini con tratti vertical da brivido ed un finale sulla cosiddetta variante tecnica particolarmente scassata con avvincenti tratti nei canaloni scavati dall'acqua. Finale urban a fianco delle poderose mura medioevali di Levanto sormontate dalla torre dell' orologio.
3° percorso "28-19"
Concludiamo con quello che è il più iconico dei percorsi di questo angolo di Liguria. Il 28 19 è il vanto dei bikers locali che da lunga data curano questo splendido tracciato dalle panoramiche mozzafiato.
Partenza da Levanto in zona cimitero dove sopravvivono ancora posti liberi dove parcheggiare. All'incrocio con la SP 42 inizia la serpentina di asfalto che collega a Framura. La seguiamo per 7km, incrociando un impressionante scavo minerario. Al bivio si prosegue a destra verso il Passo di Guatarola, ma dopo circa 2km una sterrata sulla destra diventerà la strada per arrivare sul crinale del Monte Arzè.
Se l'asfalto si era dimostrato fin qui molto agevole, la mulattiera comporterà qualche strappo non sempre pedalabile, anche in ragione del fondo spesso fangoso essendo la zona scarsamente esposta al sole. Dopo un tratto in falsopiano inizia gradualmente la discesa. Dapprima un tratto tortuoso e flow nel bosco poi radicale cambio di scenario con la parte più intrigante del sentiero: sia dal punto di vista visivo che per intensità di guida con rock garden, pietroni e passaggi guidati.
Arrivati al Monte delle Streghe inizia un'altra fase di discesa molto affascinante in un luogo che sembra uscito da un film western.
Sarà una una lunga serie di tornanti su fondo scassato e con una incantevole vista sul mare e su Levanto che ricondurra al luogo di partenza.
Livello di difficoltà variabile tra S2 ed S3: senza eccessi ma neanche banale.










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