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Lo Zugna tra trincee, dinosauri e scenari infernali

Un itinerario ricco di suggestioni che abbiamo voluto trasformare in un raduno mtb per far scoprire questo meraviglioso territorio agli appassionati enduro.
Un ingeneroso cielo plumbeo ha preselezionato i biker più agguerriti che sono stati ripagati del loro ardimento da discese strepitose e salite ammalianti. Ma a galvanizzare ancor di più il gruppo è stata la scoperta un territorio prorompente di interessi naturali e storici.




A chi si è fatto scoraggiare da quel millimetro di pioggia vogliamo comunque dare la possibilità di percorrere questi sentieri con la traccia gps che potete scaricare dal link.






Un INFERNO secondo Dante, un Paradiso secondo i biker.
A dispetto del dislivello e della lunghezza apparentemente contenuto (24km X 1.300m) il giro non è da sottovalutare sul piano delle salite che si svolgono anche su fondo naturale, e ancor meno per quanto riguarda le alquanto gagliarde discese.



Partenza da Castel Dante (Ossario) 
Strada degli Artiglieri 
Dinosauri

Le atmosfere storiche che rimandano alla Grande Guerra avvolgono questo itinerario sin dalla partenza collocata all'ombra dell' Ossario Monumentale di Rovereto dove sono inumate 20.000 salme di soldati che hanno trovato la morte nei vicini campi di battaglia. L'edificio sorge sui resti ancora visibili all'esterno delle mura del castello medioevale dove leggenda vuole abbia soggiornato Dante Alighieri (da qui il toponimo Castel Dante).


Ossario di Rovereto loc Lizzana - Castel Dante

Il primo tratto di ascesa scorre sull'asfalto della Strada degli Artiglieri, il cui tratto distintivo sono le targhe commemorative poste sulla parete rocciosa.



Dopo poco più di 3km si devia a Dx seguendo la mulattiera che fende la Ruina Dantesca e la zona archeologica dei dinosauri. 
Intorno al km 5, superata una serie di arcigni tornanti, si devia su un sentiero laterale che volge sulla sinistra. Superato un tratto in saliscendi si passa ad una breve ma intensissima discesa che porta sul lato opposto della valle, sulla mulattiera che conduce al crinale della Vallarsa.


Una curiosa formazione di placca naturale

Fungo di Albaredo 
Malga Tof

Lungo la mulattiera si riprende a salire incontrando una sorgente naturale di acqua, ed è l'unico punto di rifornimento disponibile sul percorso. 
La scrosciante acqua della Sorgente Pra'

Il protagonista di questo tratto è il Fungo di Albaredo, una curiosa formazione geologica creata dall'erosione.






Al km 9,5 si passa su asfalto risalendo la strada del crinale da cui si domina alternativamente la Vallarsa e la Val d'Adige. 
A Malga Tof (non gestita) ci si può rilassare e rifocillare con un pic nic prima di cimentarsi sulla infuocatissima discesa che riporta a sulla Strada degli Artiglieri.
Si può dividere in tre tranche: la prima (ricordatevi di tenere il sentiero a Sx in prossimità di alcuni alberi caduti che sembrano sbarrare l'accesso) molto tortuosa e con passaggi stretti su roccia, la seconda molto impegnativa dove occorre molto fisicità. 
La terza è all'insegna del flow; è intervallata dal passaggio intorno alla Grotta Damiano Chiesa dove è conservato un pezzo di artiglieria pesante. 



Interno della Grotta D. Chiesa (ph Roberto Bobo Candelieri)






Risalita all'antenna e discesa finale 

Ripercorriamo la stessa salita fino all' imbocco della strada asfaltata a cui stavolta diamo le spalle per seguire l'ultima scintillante discesa. L'elemento naturalistico è quello che più distingue questo bel sentiero dove però non mancano passaggi tecnici da manuale su rock garden. 
Si scorre in falsopiano affiancando una vistosa parete rocciosa color crema, si sale su un ultimo tratto a spirale da fare a spinta (o pedalata con l'ebike) e poi liberi di scorrere su un favoloso trail in mezzo a megaliti e grotte naturali. Ricongiungimento finale breve e veloce su sterrato e asfalto.



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