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Pregi e difetti della STS: la scala di difficoltà dei sentieri MTB

Quel sentiero è un medio, medio-facile con tratti di medio-difficile... insomma facciamo a occhio che è meglio! 

La necessità di trovare una scala di difficoltà sui sentieri di MTB era sicuramente una carenza da colmare. Non tutte però hanno introdotto parametri chiari e soprattutto specifici per il tipo di attività Enduro/All Mountain. 



Molti siti si affidano ancora alla vecchia scala di difficoltà del cicloescursionismo:


Cicloturismo...appunto! Per chi affronta sentieri con lo spirito del rider questa scala è evidentemente troppo sfumata sui dettagli tecnici ed introduce criteri eccessivamente soggettivi come le "capacità di guida".

Un gruppo di biker tedeschi ha avuto un'intuizione che ha poi preso piede: creare una tabella simile a quella delle arrampicate. E' la Single Trail Skala (STS)

Lo schema è composto da sei gradi di difficoltà crescente: da S0 a S5. Il vantaggio di questi criteri di valutazione è quello di esprimere valori il più possibile oggettivi. 

Vediamo come. Gli indicatori S0 ed S1 rispecchiano rispettivamente le ciclabili e le strade "gravel" pertanto non ci soffermiamo.

Il livello S2 invece ricopre buona parte dei sentieri che si percorrono nelle abituali escursioni:

- presenza di radici, pietre, gradoni di roccia anche in sequenza ma che non richiedono particolari capacità oltre una minima gestione della posizione di base. 

- pendenze sempre sotto il 70% 

- tornanti non troppo stretti... che non richiedono nose press per intenderci

- fondo abbastanza compatto

- il meno intrepido del gruppo supera tutto senza problemi: questo è S2  



Passiamo al livello S3 dove la prima vittima è la scorrevolezza

- pendenze che possono superare il 70%

- tornanti stretti da affrontare in nose press o con una conduzione molto abile 

- rock garden e radici affioranti senza soluzione di continuità 

- padronanza della frenata per regolare la velocità in base alla sconnessione del fondo

- impeccabile posizionamento rispetto a sella e manubrio pena l'assaggio del terreno





Non siamo ancora a livello trialistico, questo è infatti l' S4...e qui c'è da divertirsi

- tutto quello che un biker da S3 non fa perchè (dice che) ha appena cambiato le pastiglie 

- se la guarnitura tocca era un S4

- se non puoi fermarti perchè il fondo è sdrucciolevole o troppo pendente e mettere giù un piede ti farebbe rovinare a terra sei sull' S4  

- l'o-ring della forcella è tutto su, quindi S4

- se prima di affrontarlo lo devi studiare è quasi sicuramente S4

- se un biker esperto ti consiglia di farlo a piedi non ci sono dubbi: è un S4

- quando il tornante è così stretto che a piedi ci avresti messo la metà del tempo...anche questo è S4





Che cos'è S5? Tutto quello che sogni di fare ma ti accontenti di vederlo su youtube!

(foto presa dal web)

Si perdoni il tono goliardico di questi due livelli ma era per non annoiarvi con il solito schema trito e ritrito. Tornando seri bisogna ammettere che questa scala di livelli permette di fare un ritratto realistico delle difficoltà da affrontare. Per chi descrive e condivide itinerari può essere uno strumento di chiarezza nel comunicare il livello di difficoltà. 

Per contro rischia di diventare un'analisi fin troppo sintetica e schematica che non tiene conto della complessità della discesa.

Mi riferisco in particolare al fatto che in una discesa è difficile quantificare quanto incide ogni singolo fattore. Ovvero quanto incide la compattezza del fondo (grip), quanto la presenza di ostacoli, quanto la pendenza del terreno. Ci sono poi fattori esterni come la viscosità del terreno in caso di condizioni bagnate, la cui incidenza varia significativamente da una tipologia di fondo all'altro.

Elementi come l'esposizione o la presenza di frane non vengono considerati...ma poi sul posto bisogna farci i conti.

Inoltre i sentieri sono quasi come organismo viventi: cambiano e si adattano ai mutamenti. Un sentiero S2 vuoi dopo una bella serie di piovute, vuoi per l'assenza di manutenzione può diventare un S3 o addirittura S4!

C'è poi un fatto curioso: alcune applicazioni usano un algoritmo basato su dati matematici come la pendenza e la tortuosità. Si tratta però di pura algebra senza riscontri sul campo creando aspettative del tutto irreali.

Per concludere: è un fatto positivo che sia stata introdotta una scala di valori comprensibile, obiettiva e condivisibile per tutti. Non dobbiamo però dimenticare che c'è sempre un fattore umano, costituito dall' esperienza diretta, che deve compensare l'aridità dei numeri.  

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