Com'è nato il copertone da bicicletta ?
Non ci sono dubbi che nella lunga e dibattuta storia della più grande invenzione dell' umanità, ovvero la ruota, la più significativa delle evoluzioni sia arrivato solo in anni a noi vicini. Parliamo dello pneumatico, un'intuizione che ha permesso all'uomo di strappare un successo nella millenaria lotta contro l'attrito.
Se oggi possiamo inseguire sogni di libertà sulle nostre amate due ruote lo dobbiamo a chi ha inventato la ruota pneumatica. La paternità dell'invenzione è dubbia e concomitante con la scoperta di una nuova materia prima: la gomma.
Dobbiamo riportare le lancette della storia di due secoli indietro, in quell'epoca di grandi fermenti scientifici e tecnologici che è l'ottocento. E' un'epoca di grandi inventori e scienziati ma non sempre il genio è uno specialista del settore e così succede che ad inventare la prima ruota pneumatica sia un veterinario britannico il cui nome non suonerà nuovo: John Boyd Dunlop (Dreghorn, 5 febbraio 1840 – Dublino, 23 ottobre 1921).
L'anno è il 1887, e come spesso accade il colpo di genio avvenne in un contesto scevro di rigore scientifico: l'ambizione di un padre di dare al figlio il triciclo più veloce della contea, oppure più semplicemente la preoccupazione di rendere meno rumoroso e vibrante quel giocattolo.
Qualunque fosse la sua ambizione non poteva immaginare di aver aperto le porte di una nuova era, e con un impiego così frugale di materiali: strati di gomma, un po' di colla per sigillare e una rudimentale valvola.
Il senso degli affari lo spinse a brevettare questa invenzione, ma dopo aver ottenuto il brevetto se lo vide clamorosamente revocato: l'idea era già venuta a qualcun altro e ben quaranta anni prima, lui l'aveva semplicemente applicata.
Ma poco importava: alle gare ciclistiche (vero e proprio laboratorio tecnologico in questo caso) le bici gommate Dunlop non avevano rivali. Chi invece non sta a guardare sono i rivali economici, tutti nomi che continueranno a riecheggiare sino ai giorni nostri: Michelin, Goodyear e Pirelli (il primo in Italia nel 1894).
Oggi i copertoni mtb sono un condensato di tecnologia che risponde alle più moderne esigenze: grip, resistenza, trazione, scorrevolezza.
Alla gomma si aggiungono additivi di vario genere dal grafene alla silice e la carcassa è rinforzata da fili metallici.
Le gomme mtb di oggi vengono studiate al computer e incorporano una tecnologia di altissimo livello... ma non dobbiamo dimenticare che tutto è nato da un triciclo.
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