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Freeride sopra Gubbio

Concludere tre bellissime discese freeride immergendosi tra suggestive atmosfere medioevali. E' un privilegio che appartiene a poche città e tra queste la Gubbio che andremo a scoprire in questo itinerario breve ma decisamente intenso.






Ci vorrebbe una guida a parte per addentrarsi tra i tesori che la storia ha lasciato pressoché intatti tra le antiche mura. Ci limitiamo a ricordare, a mo' di stimolo, che Gubbio è strettamente legata alla figura di San Francesco e all'episodio della conversione del feroce lupo. 

Il tratto finale ha nella visita di Piazza Grande il suo culmine estetico. E' il baricentro della città, adagiata sulle ultime propaggini della collina, sovrastata da due imponenti edifici color avorio: Palazzo dei Consoli con l'incantevole scalinata a vela ed il dirimpettaio Palazzo Pretorio sede del Municipio. 







Partenza dalla periferia Ovest in zona stadio. Salita che lambisce gli ultimi edifici antichi prima della periferia eugubina. In questa prima fetta di salita si dovrà soffrire il traffico della SR298, in compenso la vallata del Bottaccione è un museo storico naturalistico a cielo aperto. Si tratta di un'area di altissimo interesse naturalistico per la particolare formazione geologica e per gli insdiamenti preistorici. Ma la vera perla sono i resti dell'acquedotto mediovale, oggi in ristrutturazione ma teoricamente percorribile anche in bici.





Dopo circa 2km si devia sulla destra alla volta del Parco del Coppo, un'area verde protetta che costituisce un polmone verde molto amato e frequentato dagli eugubini. Si sale per circa 4 km sul bitume della provinciale con pendenze gradevoli. I battiti cardiaci aumenteranno però nel tratto finale su fondo naturale subito dopo l'area giochi/bar. 
La prima fulminante discesa è la "The Wall" che si raggiunge girando tutto a sinistra dopo una rampa per salti in legno. Si tratta di sentieri chiaramente lavorati ma molto divertenti e che alternano momenti di gravity a momenti più tecnici ma sempre con prevalenza di flow.






Dopo questi 2 km di adrenalina risaliamo dalla stessa strada, variando stavolta il tratto in ascesa su sterrato: più breve ma ancora più arcigno. Stavolta si gira sul lato destro dove ci aspetta il "Barbatrail": discesa simile alla precedente ma con una più netta presenza di strutture per far saltare i più scatenati.
Si risale per la terza ed ultima volta ma al bivio asfaltato giriamo a destra in direzione dell' incantevole Basilica di Sant'Ubaldo (XVI sec.), dove sono conservate le reliquie intatte del santo patrono  e dove avviene l'antichissima cerimonia dei ceri, una delle più antiche manifestazioni folkloristiche d'Italia.





Ci aspetta ora un finale con fuochi d'artificio: la discesa in assoluto più bella di questo trittico ed è la "Sottofunivia".
Il dolce flow del bosco diventa un ricordo su questo single trail che scorre su rocce e pietrisco all'ombra (si fa per dire) della cabinovia che sale dalla città. Alcuni passaggi richiedono tecnica da manuale ed occorre una certa prudenza in alcuni brevi tratti esposti. 




La visione delle tegole in terracotta che ricoprono la città è qualcosa di sublime ed anticipa l'entrata dalla storica porta. 
Si continua in discesa tra attraversamenti di viottoli, piazze e strade lastricate vecchie di secoli.  


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Commenti

  1. Sarebbe possibile avere il percorso su strava?
    Eventualmente Grazie!

    RispondiElimina
  2. Ciao, come faccio a scaricare la traccia gpx?
    Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, cliccando sul nome del trail nella mappa. Sarai indirizzato su AllTrails e da li scarichi questo e tutti gli altri itinerari che vuoi

      Elimina

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