Sestri Levante: pacchetto di discese enduro
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Una cattedrale dell' Enduro come Sestri Levante non ha bisogno di presentazioni: se non per dire che questa realtà cresce e si conferma ogni anno per numero di appassionati e per la qualità dei sempre più avvincenti trails. Vediamo allora di mettere subito ai Raggi X un gruppo di discese che si possono fare in un week end.
Lo START non poteva che essere l'area pic nic a ridosso della cima di Monte Costello; poco sotto i 500 m d'altitudine.
Iniziamo a scaldare le pastiglie affrontando il Loto che con i suoi 2 km costituisce un gradito antipasto (lo si scorge sulla destra dopo un breve tratto dritto in leggera salita).
La prima metà si svolge su un falsopiano tecnico: sentiero molto stretto e tortuoso, l'ideale per iniziare a carburare. Dopo un km le maggiori pendenze lo rendono decisamente più aggressivo: qualche spuntone di roccia e spazi decisamente angusti per manovrare rendono questa fulminea esperienza relativamente impegnativa e sicuramente spassosa.
La frazione di Loto da cui prende il nome il Trail
Una breve risalita e si torna alla partenza per affrontare la Ca' Gianca. La direzione da seguire è la stessa per il famoso Mimose: tenere la sinistra, seguendo i numerosi cartelli.
Attenzione al finale sugli scalini: l'ultimo gradino è traditore!
Il gran finale di questo trittico spetta a "La Selva".
Il primo frangente è molto divertente, coperto dal bosco e caratterizzato da una certa scorrevolezza e fluidità. Poi il sentiero si apre sul mare con passaggi indimenticabili tra il frusciare della macchia mediterranea. Si scende vorticosamente su Sestri con un grazioso finale su grossi massi biancastri.
Oltre a questo vi proponiamo una traccia con discese per appetiti forti da trialismo puro.
Dal Monte Costello si continua l'ascesa, a tratti molto dura, verso il Monte Capenardo. Da qui parte una discesa unica divisa in tre tranche ben distinte.
"Capenardo classica": un divertente single trail a mezza costa, molto guidato, prevalentemente flow ed intervallato da emozionanti rock garden.
Raggiunto uno spiazzo si prosegue dritto per qualche metro e poi una netta deviazione sulla destra: è il trail "Cacciatori". La roccia è l'elemento predominante e farà selezione tra i biker più rotti al trialismo. Uno sfinimento di braccia e gambe che sbuca sulla strada comunale asfaltata. Per chi ha ancora riserve la discesa continua su "le Api": superata la sbarra e soprattutto l'alveare, si scende lungo un invitante flow che si trasforma presto in un burrascoso sentiero roccioso piuttosto scavato. Risalita su asfalto passando a fianco del torrente Gromolo in una ex zona industriale di lavorazione degli estratti di miniera in funzione fino alla metà del secolo scorso.
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